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Sabato, 20 Aprile 2024
Elezioni comunali 2012

Vendita palazzi comunali, Pd: "Sì al confronto tv ma con Perrone e Poli Bortone"

La candidata a sindaco Loredana Capone e il capogruppo all'opposizione Rotundo accettano il confronto televisivo ma invitano l'assessore al Bilancio Monosi a farsi da parte: "Lo facciamo col sindaco e l'ex sindaco"

 

LECCE – Prego, si accomodi, se vuole può raggiungerci negli studi televisivi, certo, ma non si dispiaccia, vorremmo confrontarci direttamente con il sindaco Paolo Perrone e con la senatrice Adriana Poli Bortone. La candidata a sindaco Loredana Capone e il capogruppo all’opposizione a Palazzo Carafa Antonio Rotundo, non lo mandano certo a dire ad Attilio Monosi, assessore al Bilancio in questo scadere di mandato, di farsi un attimo da parte. La questione è tutta nella diatriba innescata per la pubblicazione dell'ultimo avviso pubblico di vendita all'asta di 18 terreni e 13 immobili di proprietà comunale con la parlamentare Teresa Bellanova, sempre del Pd, che ha presentato un'interrogazione ai ministri della Giustizia e dell'Interno e dall'altra proprio l'assessore al Bilancio che vuole portare la questione sugli schermi televisivi, proponendo ai suoi "sfidanti" un ventaglio di date per la contesa, e indicando anche l'emittente (Telerama) sulla quale, eventualmente, confrontarsi. 
 
“I titolari di questo disastro rispondono ai nomi di Paolo Perrone e Adriana Poli Bortone – si legge in una nota diramata dalla segreteria provinciale del Pd -  mentre per quanto ci riguarda la presenza o meno di Monosi a questo confronto ci sembra una questione francamente marginale, un dettaglio organizzativo”. Capone e Rotundo chiariscono: “Non solo siamo disponibilissimi ad un confronto pubblico sul piano delle alienazioni, ma vogliamo su questo confrontarci con i soci di maggioranza di questa ritrovata coalizione di centrodestra. Intendiamo confrontarci, infatti, con i titolari delle scelte che hanno svuotato le casse comunali al punto da condannare la città a rivolgersi al Monte di Pietà per vendersi i gioielli di famiglia. E i titolari di questo disastro rispondono ai nomi di Paolo Perrone e Adriana Poli Bortone. 
 
“Ci piacerebbe, in questo confronto - dichiara Rotundo - chiedere conto ai due soci di maggioranza di questo fallimento delle loro acrobatiche e repentine inversioni di marcia. Ricordiamo, infatti, che soltanto un mese e mezzo fa la Senatrice chiedeva di bloccare immediatamente il Piano delle alienazioni, 'attraverso il quale' testuali parole della Poli Bortone 'qualche immobile è stato concesso gratuitamente o quasi, attraverso il quale le varianti urbanistiche previste hanno sconvolto l’assetto della città, dando vita, dunque, ad un nuovo Piano regolatore'. Ricordiamo che in quella stessa occasione, inoltre, denunciava le 'tante opacità dell'attuale amministrazione', evidenziando la possibilità 'che altri organi possano eventualmente volerci vedere meglio'. Possibilità che noi concretizziamo, chiedendo apertamente alla Corte dei Conti di bloccare questo scempio”.
 
“Soltanto un mese fa – aggiunge invece Loredana Capone - l'assessore Monosi aveva replicato alle parole della senatrice Poli Bortone invitandola a recarsi in Procura, ma Perrone si era spinto addirittura oltre, fino a contrapporre a quelle 'opacità', le 'tenebre' che invece avevano contraddistinto l'amministrazione Poli, dimenticando ancora una volta di averne fatto autorevolmente parte”. “Vorremmo quindi chiedere loro pubblicamente come un accordo politico, finalizzato evidentemente al solo obiettivo della conservazione del potere, possa avere all'improvviso disvelato in tutta la loro brillantezza quelle che fino a solo un mese fa erano opacità e tenebre”.
 
“La situazione in realtà è molto chiara, purtroppo - conclude la candidata sindaco. “Se l'amministrazione Poli-Perrone aveva realizzato il tris, con le operazioni filobus, via Brenta e Boc, che aveva alleggerito le tasche dei leccesi di circa 100 milioni, oggi Perrone cala la carta del poker con un Piano delle alienazioni che regala o svende il patrimonio dei cittadini leccesi. È quindi su questi temi che siamo prontissimi a confrontarci pubblicamente con i responsabili della maxi-svendita comunale e delle sue cause: la ritrovata coppia d'oro Perrone-Poli”.

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