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Giovedì, 28 Marzo 2024
Elezioni comunali 2012

Elezioni 2012. Escono di scena venti consiglieri, otto sono nuovi

Cambio della guardia a Palazzo Carafa. Complice la riduzione del numero dei componenti, restano fuori dal consiglio comunale diversi nomi illustri, ma alcuni rientreranno dopo la formazione della giunta

LECCE - La tornata elettorale ha emesso molti verdetti, alcuni inappellabili, altri no. Tra i primi, il più importante, tanto da diventare un caso nazionale, perché in controtendenza:  la vittoria a tutto tondo del centrodestra, oltre ogni ragionevole previsione, con il conseguente tsunami che si è abbattutto sul centrosinistra cittadino che per la quarta volta consecutiva starà all'opposizione, che negli anni si è assottigliata senza rinnovarsi. Tra i secondi, invece, la composizione del consiglio comunale che subirà una sostanziale modifica dopo la formazione della squadra di governo che affiancherà Perrone durante il suo secondo mandato.

Dovrebbero essere nove, infatti, gli assessori della prossima giunta, secondo un calcolo effettuato sulla base della nuova normativa che impone dei limiti a seconda della popolazione. Questo significa che nove tra i candidati consiglieri al momento non eletti tra i partiti della maggioranza troveranno comunque posto a Palazzo Carafa. Come, ad esempio, potrebbe accadere per i primi quattro non eletti del Pdl, partito che dovrebbe ottenere in giunta almeno quattro postazioni: tornerebbero così in gioco Nunzia Brandi (554), Roberto Martella (553) Gianni Garrisi (510) Massimo Alfarano (494) che ha preceduto di un soffio, salvo contestazioni, Vittorio Solero (487) e l'ex assessore Michele Giordano (484). 

Per Lecce Città del Mondo, che ha ottenuto 4 consiglieri, ci sarà almeno un posto in giunta, certamente per Andrea Guido; da vedere se ci saranno i margini politici per un secondo assessorato nell'esecutivo. I primi due non eletti sono Tramacere Oronzino (336) e Antonio Finamore (330). In attesa per la Puglia prima di tutto - che ha conquistato due seggi - c'è invece Fausto Giancane (338). Nella lista Grande Lecce - tre consiglieri già sicuri - scalpitano Giordana Guerrieri (295) e, in subordine, Gabriele Ciardo (287). Nel Movimento Regione Salento il primo dei non eletti è Massimo Peschiulli (225). Conquistato un seggio con Alessandro Delli Noci, Fli attende di sapere se si libererà un altro posto per Bernardo Monticelli Cuggiò (570). Per Io Sud alla porta c'è Francesca Mariano (296) che potrebbe occupare il posto lasciato libero da Luciano Battista, in odore di giunta. 

In attesa che venga dunque sbrogliata questa matassa, tutta interna alla maggioranza, bisogna aggiungere che tra i consiglieri uscenti, del centrodestra, non ce l'hanno fatta l'ex assessore alle Politiche educative, Fulvio Lecciso, Eugenio Pisanò, che era presidente dell'assise, Antonio Carlà, Francesco Cazzella, Maria Rosaria Ferilli, Corrado De Rinaldis, Umberto Mele, Marcello Ferrara, Massimo Lanzilao, Alessandro Moschettini, Antonio Pellegrino, Vittorio Solero e Gigi Valente. Nel centrosinistra restano al palo Gianni Colucci, Paola Povero, Rita Quarta e Angelamaria Spagnolo. Per il momento, le facce nuove a Palazzo Carafa sono quelle di Alessandro Delli Noci (Fli), Paride Mazzotta (Grande Lecce), Andrea Pasqualini (Grande Lecce), Giampaolo Scorrano (Io Sud), Fernando Calò (Lecce Città del Mondo), Saverio Citraro e Carlo Salvemini (Lecce Bene Comune), Maria Paola Leucci (Loredana per Lecce).

Un discorso a parte per i candidati a sindaco sconfitti che hanno ottenuto il diritto al seggio da consigliere: se Loredana Capone dovesse rinunciare, spazio a Gabriella Rizzo (Lecce democratica). Luigi Melica, invece, potrebbe lasciare il posto al giovane Guido Gustapane. 

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