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Elezioni comunali 2012

Monosi annuncia riduzione della Tosap. Gli avversari: “Promessa irrealizzabile”

L'assessore al bilancio chiarisce che il comune di Lecce vuole abbattere del 20 per cento la tassa per l'occupazione del suolo pubblico. Tuonano Melica e Ventura: "L'ennesima promessa di questa campagna elettorale di slogan"

LECCE - Il comune di Lecce abbatte del 20% il costo della tassa per l’occupazione del suolo pubblico, già dal 2012. Per Attilio Monosi, assessore con delega al bilancio, sarebbe questo un “segnale politico importante” per andare incontro alle esigenze dei cittadini e agli operatori commerciali, in questo periodo di crisi.

Da una verifica sul sistema di tassazione effettuata con il dirigente del settore Tributi del Comune di Lecce, sarebbero emerse delle differenze di pagamento della Tosap tra gli esercizi pubblici. Una differenza sostanziale di importo pagato da quelli che dispongono di tavoli e sedie solo per qualche ora serale e quelli che sostengono pedane, occupando, di fatto, il suolo pubblico per 24 ore, con una differenza di 292 euro per usufruire dello stesso servizio e beneficio.

Monosi ha spiegato che, dopo aver verificato il sistema di tassazione ed appurato il “discrimine” di è deciso di alleggerire la Tosap fin da subito. Con l’approvazione del prossimo bilancio, dunque, secondo quanto sottolineato da Monosi gli operatori avranno l’opportunità di affrontare una spesa leggermente più bassa rispetto a quella pagata finora.

Ma le repliche non mancano e non si fanno attendere. Luigi Melica, candidato sindaco del Polo di centro, parla chiaramente di ennesima “promessa” che non si potrà mantenere: “Ecco un altro annuncio di questa amministrazione, che per ovvi motivi non potrà mantenere – afferma -, oggi l’assessore Monosi ha dichiarato che ridurrà la Tosap per alcune categorie di commercianti, ma non spiega come provvederà a recuperare i mancati introiti. Tra l’altro, rimanda tutto all’approvazione del bilancio comunale”.

“Ma pensa davvero – prosegue Melica - l’assessore che i leccesi abbiano l’anello al naso? Siamo a una settimana dalle elezioni e, come al solito, fioccano gli annunci demagogici, per di più non supportati da alcuna prova documentale. Mi rivolgo ai leccesi, invitandoli a riflettere: questa amministrazione non ha ancora presentato il bilancio consuntivo 2011, il disavanzo di bilancio 2010 è di 5 milioni di euro, devo dedurre che quello del 2011 sia molto più alto”.

“In tempi di crisi come questi – asserisce -, chi avrebbe il coraggio di affermare che sia possibile ridurre le tasse? Una simile dichiarazione equivale a quella con cui si promettono posti di lavoro: entrambe sono improponibili. Invito pertanto i leccesi a diffidarne”.

Durissimo Sergio Ventura del Pd, che parla di “calcio alla dignità dei commercianti leccesi”, visto che la “promessa elettorale di Monosi è completamente illegittima” e “non potrà mai essere attuata per un serie di fatti oggettivi”: “La differenza tra tassa per occupazione temporanea di poche ore e quella permanente per 24 ore non è solo nella tariffa, come afferma Monosi, ma nella natura del tipo di occupazione e nelle procedure autorizzative. Gli esercizi che oggi dispongono di una pedana è perché hanno avanzato e ottenuto una sorta di autorizzazione edilizia, con tanto di progetto firmato da tecnici abilitati, di pareri degli Uffici comunali e dei vigili urbani, senza la quale non è possibile realizzare nessuna opera sul terreno pubblico”.

“Solo a conclusione di tutto – sottolinea Ventura - questo è possibile applicare una tassa ridotta, che si paga annualmente, con un notevole risparmio per il proprietario dell’attività. Di contro, coloro che non hanno interesse a realizzare una struttura fissa fuori dal proprio locale si vedono costretti a realizzare strutture mobili, che devono essere smontate quando il negozio è chiuso,  pagando la tariffa riferita alle sole ore di utilizzo. Quindi, quanto afferma l’Assessore Monosi è irrealizzabile in quanto nessuna pedana può essere realizzata e sistemata permanentemente pagando una fantomatica tassa temporanea ridotta”.

Inoltre, “a conferma che quanto proposto è solo una promessa elettorale viene dal fatto che qualsiasi modifica alle tariffe comunali deve avvenire in Consiglio Comunale e non può essere opera di un assessore o della sola Giunta. Quindi essendo il prossimo Consiglio investito di un tale problema a che titolo, oggi, Monosi avanza questa proposta?”. In sostanza, per Ventura, il commercio a Lecce non ha bisogno delle promesse elettorali, ma di “competenza e di serietà”.

 

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