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Giovedì, 25 Aprile 2024
Elezioni comunali 2012 Via Torquato Tasso

Il Pd insiste: "Pioggia di milioni per la città. Perrone è strumentale"

Da via Tasso, sede dei democratici, l'elenco dei fondi regionali stanziati a favore del Comune di Lecce. Antonio Rotundo lancia un'allusione in vista del voto del 22: "Da Radio Carafa apprendo di mobilitazione contro Loredana"

LECCE - Il Partito democratico presenta il conto al sindaco Perrone. Alla saga sul baricentrismo, vero o presunto, che ha invaso le cronache della settimana si aggiunge il capitolo intitolato: "Il conto". Un elenco di fondi regionali stanziati dall'esecutivo di viale Capruzzi in favore della città di Lecce, a riprova, hanno ripetuto Antonio Rotundo, Salvatore Capone e Antonio Maniglio, di quanto il primo cittadino si sia lasciato andare a polemiche strumentali - quelle con Loredana Capone - finalizzate a condizionare il voto di domenica 22 gennaio, quando il popolo del centrosinistra leccese sceglierà il proprio candidato ufficiale alle elezioni amministrative. Tanto che il leader dell'opposizione consiliare si è lasciato andare ad un'allusione: "Da RadioCarafa apprendo che ci si starebbe mobilitando contro la nostra candidata".

Ben 50 milioni, ha asserito Rotundo. Questa la liquidità versata nella casse di Palazzo Carafa dal 2005. "Non c'è cantiere che non sia stato finanziato dalla Regione e dai fondi comunitari", ha sottolineato il capogruppo del Pd a Palazzo Carafa che ha anche ricordato come la Cassa depositi e prestiti neghi la concessione dei mutui al Comune di Lecce perchè l'ente è ritenuto poco affidabile. "Sin dal primo giorno del suo insediamento, la giunta Vendola è intervenuta a favore della città: Perrone dovrebbe ricordarsi dei 2 milioni ogni anno per i trasporti locali, dato che i servizi minimi erano stati eliminati da Fitto".

Il vice presidente del consiglio regionale, Antonio Maniglio, ha invitato il primo cittadino a fare mente locale sui 30 interventi per 20 milioni di euro allo Iacp per i piani di edilizia popolare. E poi i soldi per l'Università del Salento - dieci milioni per il centro di nanotecnologie -, "a meno che Perrone non ritenga che quelli siano soldi per Arnesano e non per la città capoluogo". Senza dimenticare i 23 milioni di euro per il Lodo Leadri senza i quali il Comune di Lecce non potrebbe pagare l'ennesimo debito fuori bilancio. "Sono risorse liberate dalla Regione, non della Regione", ha sempre ribattuto il sindaco di Lecce ma Maniglio ha insistito: "C'è stato un accordo politico". 

Per quanto riguarda il primo mandato del governo Vendola, Maniglio ha pronto un depliant: dai 13 milioni per il completamento della strada Lecce-Porto Cesareo, ai 7 milioni per l'ammodernamento della rete delle Ferrovie Sud Est, dai 128 milioni per la terza torre del "Vito Fazzi", ai 5 milioni per la riqualificazione delle ex cave di Marcovito; dai 5 milioni per il litorale ai 4 milioni e mezzo per il mercato ortofrutticolo. Insimma, una pioggia di milioni che smonterebbe la convinzione di Perrone, che cioè la  Regione distingua tra figlie e figliastri. 

La conferenza stampa in via Tasso è stata aperta dal segretario provinciale del Pd, Salvatore Capone, che ha ammonito Perrone: "Sarebbe il caso che procedesse ad integrare la composizione della rappresentanza della Conferenza dei sindaci, che lui presiede, presso l'Asl di Lecce. La Conferenza dei sindaci ha il compito di definire, nell'ambito della programmazione regionale, le linee di indirizzo per l'impostazione programmatica delle attività della Asl. La rappresentanza, che sarebbe l'organo esecutivo della Conferenza, torna soltanto oggi a riunirsi, dopo ben 6 mesi dall'ultima convocazione, e per giunta non nella sua totalità, visto che il sindaco Perrone non ha mai provveduto a convocare la Conferenza per completarne la composizione. Ad oggi, infatti, la rappresentanza che dovrebbe essere composta da cinque Sindaci è limitata a tre componenti, tra l'altro tutti riconducibili al centrodestra".

 

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