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Venerdì, 19 Aprile 2024
Elezioni comunali 2012

Poli Bortone sfida Perrone: "Primarie bluff, il Pdl glissa"

Stilettata dell'ex sindaco all'attuale primo cittadino sulle consultazioni nel centrodestra:"Lui le invoca, Io Sud accetta ma poi non se fa nulla". Dopo una breve fase di dialogo, le loro strade appaiono irrimediabilmente divise

LECCE - Non parte da Barletta ma da Bisceglie la disfida di Adriana Poli Bortone al sindaco Paolo Perrone. Precisando alcune dichiarazioni rese nella cittadina della Bat dal  coordinatore regionale del Pdl, Francesco Amoruso, l'ex sindaco di Lecce ha colto la palla al balzo per ricordare che "ad oggi, il Pdl non ha fatto le fantomatiche primarie in nessun posto e per le quali non ho prodotto nemmeno uno straccio di regolamento". Ma il vero affondo, che sa tanto di una provocazione politica ultimativa, riguarda lo specifico leccese.

"Perrone invoca le primarie, Io Sud accetta, il Pdl glissa e si tira indietro. Dunque: primarie bluff". E la stilettata è servita. L'ipotesi di una consultazione interna al centrodestra, fatto inedito nello scenario nazionale, fu lanciata proprio dal primo cittadino in carica nel corso di una conferenza stampa del 7 giugno scorso "Le primarie possono servire ad allargare i confini della coalizione, anche alla luce dei rovesci elettorali recenti. Saranno utili per rintracciare il candidato migliore e serviranno per smorzare le polemiche nate da alcune dichiarazioni poi amplificate dai mezzi di informazione", disse quel giorno il sindaco, nonostante avesse già ricevuto l'investitura da parte dei vertici regionali del partito. Una giocata d'anticipo per rafforzare la propria leadership cittadina, smorzare alcuni malumori da parte di componenti della destra cittadina, e stanare gli avversari.

All'amo Adriana Poli Bortone ha deciso di abboccare il 14 ottobre, quando, durante un consiglio comunale, l'esponente di Io Sud Francesca Mariano disse che il movimento sarebbe stato pronto a competere per la leadership nello schieramento. Ma poi il confronto è rimasto sulla carta, mentre sono proseguite le trattative riservate e gli incontri per sondare le possibilità di allargamento del centrodestra a forze che, per il momento, non gli sono organiche: Udc, Apl e Io sud, tanto è vero che negli ultimi due mesi alcuni segnali di distensione  tra il partito del sindaco e quello della senatrice sono pure arrivati, soprattutto nel momento in cui i panni del pontiere li ha vestiti Alfredo Mantovano.  

A far saltare il tavolo, con un altro colpo a sopresa, è stato Perrone che, nello scambio di auguri con i giornalisti prima di Natale ha parlato senza mezzi termini di una tornata elettorale, quella di primavera, nella quale avrebbe avuto un'avversaria in più nonostante la quale avrebbe ottenuto la riconferma al primo turno. Una dichiarazione,  evidentemente meditata, che voleva sottendere sostanzialmente un concetto: il Pdl è autosufficiente così come è e, semmai, per Io Sud resta un ruolo di subalternità. Il rilancio della senatrice, a questo punto, obbliga il sindaco, o il Pdl, a "liberarsi" da una responsabilità verso gli elettori, quella non di non aver seriamente voluto le primarie.

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