San Cataldo, Pd denuncia la privatizzazione di un altro pezzo di litorale
Alcuni frequentatori della marina hanno manifestato il timore che il tratto di spiaggia libera che hanno sempre frequentato, e recentemente oggetto di ripascimento, possa essere stato dato in concessione
LECCE - L'estate è ancora lontana, ma il confronto politico si trascina sul litorale di San Cataldo, dove un tratto di spiaggia fino ad oggi libera - quello a sinistra del Lido Turrisi, verso la darsena - sarebbe stato concesso a privati, a partire dalla prossima stagione balneare. L'allarme è partito da un gruppo di frequentatori della marina leccese che ha investito Antonio Rotundo della questione.
"E’ francamente inaccettabile - ha commentato l'ex capogruppo in consiglio comunale - il processo di crescente privatizzazione degli arenili pubblici di San Cataldo, che vedrà sottratto alla libera fruizione dei cittadini un altro tratto di spiaggia, quello situato sul curvone, tra i più belli in assoluto e proprio per questo particolarmente frequentato da sempre da centinaia e centinaia di famiglie leccesi".
"Si tratta di un tratto di spiaggia - ha aggiunto Rotundo - che di recente era stato interessato dai lavori di rinascimento con l’apporto di nuova sabbia trasportata da fuori secondo un progetto finanziato con i fondi europei del Por 2000-2006. Con la nuova concessione a privati, si realizza un vero e proprio capolavoro, per il cittadino oltre al danno anche la beffa: con i soldi pubblici si sistema il litorale che immediatamente vieve poi privatizzato e quindi sottratto alla libera e gratuita fruizione della cittadinanza".
"Il tutto avviene - ha concluso l'esponente del Pd -nel silenzio più assoluto di Palazzo Carafa, che appare totalmente assente ed incapace di programmare un uso corretto della fascia costiera attento alle esigenze della comunità e dei cittadini ed in grado di porre un argine ad una privatizzazione selvaggia dei beni comuni più belli e suggestivi".