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Rigenerazione urbana del Rudiae-Ferrovia, "un occasione rovinata dai ritardi"

Loredana Capone ripercorre le vicende del programma di riqualificazione partito con la seconda consiliatura di Adriana Poli Bortone. Ma, sostiene il candidato del centrosinistra, nel rione San Pio è quasi tutto fermo

LECCE - La ricognizione della città in corso in questi giorni, ha portato Loredana Capone al quartiere Rudiae-Ferrovia, più precisamente al rione San Pio,  zona popolare e universitaria, uno di quei contenitori urbani che farebbero la felicità di qualsiasi architetto, chiamato a misurarsi con il segno tangibile del tempo e l'approssimazione delle scelte politiche che subiscono poderose accelerazioni ad ogni tornata elettorale.

Il candidato a sindaco del centrosinistra ha passato in rassegna il Piano di rigenerazione urbana, definito sinteticamente come "una buona occasione rovinata dai ritardi" che, ha specificato la vice presidente della Regione, non sono certo attribuibili all'esecutivo di cui è parte:  "La Regione ha finanziato il Pru con 4 milioni e 523mila euro, nella fase iniziale, e poi con ulteriori 5 milioni di euro già erogati nel 2010".

Approvato nel 2004, il Pru doveva essere ultimato nel 2008 ma per una serie di ragioni, i cantieri sono aperti o ancora sulla carta.  C'è, innanzitutto, la questione delle due palazzine di edilizia popolare in via Pozzuolo e Sozy Carafa dove dovrebbero torvare posto le famiglie che occupavano le "famose" case minime. Dei due edifici uno è stato completato e, la scorsa settimana, i primi 32 beneficiari sono stati informati della prossima assegnazione, "ma resta il nodo delle altre 29 famiglie il cui destino non è ancora chiaro: tra loro anziani non autosufficienti".

Capitolo servizi e verde pubblico: al posto di un altro blocco di case minime (in foto) sorgerà una ludoteca (importo dei lavori, circa 350 mila euro), ma per ora gli abitanti assistono solo ad un prospetto di desolazione e, racconta qualcuno dei residenti che si sono intrattenuti con Loredana Capone accompagnata da alcuni aspiranti consiglieri tra cui l'ex presidente di circoscrizione Giovanni Castoro, non è insolito verdervi uscire ratti dalle dimensioni ragguardevoli.

Il tutto a pochi passi da quel Parco Corvaglia che, più volte, ha fatto capolino nelle cronache cittadine fino alla sentenza di condannda di primo grado nei confronti di un ex dirigente del Comune di Lecce, accusato di false attestazioni nell'ambito del progetto che avrebbe dovuto fare piazza pulita del parco per costruire un centro commerciale e direzionale. Non si ha traccia - ha concluso Loredana Capone - dei 60 alloggi speciali per studenti, con riferimento all'edificio ultimato in via Salvemini ma, alla resa dei conti, senza vincolo di destinazione: "Varianti e contenziosi con le imprese da parte del Comune hanno inciso sui ritardi e sulle inandempienze. Ora è tempo di accelerare".

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