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Sabato, 20 Aprile 2024
Elezioni comunali 2012

Primarie, Gigi Rizzo lancia la sua rivoluzione: "Ma non sono opposizione"

Il consigliere vicino a Carlo Giovanardi ha annunciato la sua candidatura alle primarie del centrodestra. Denuncia una gestione clientelare di Palazzo Carafa e si propone a tutti gli scontenti del centrodestra

LECCE - L'avallo del senatore Carlo Giovanardi è il sigillo autorevole ad una decisione, in realtà, presa da molto tempo. Gigi Rizzo, consigliere comunale e presidente della commissione Bilancio, molto vicino ai Popolari liberali che militano nel Pdl, ha annunciato la volontà di concorrere alle primarie del centrodestra, alle quali sono già "iscritti" l'attuale sindaco, Paolo Perrone, e Paolo Pagliaro, editore di Telerama e presidente della federazione Alleanza per il Salento, nata attorno al progetto autonomista della Regione Salento. 

Non pensa di poter vincere, lo dice lui stesso. Ma per il sogno di una "rivoluzione garbata", covato in mesi e mesi di strisciante battaglia nei corridoi di Palazzo Carafa, è arrivato il momento di una verifica, magari da spendere poi in una trattativa politica all'interno di una coalizione comunque rinnovata nelle intenzioni e nelle prassi di governo. Senza troppi giri di parole, del resto, Rizzo ha puntato l'indice contro la gestione clientelare dell'istituzione comunale. Concorsi, tirocini, blitz nelle commissioni, interventi discrezionali. La black list delle cose che non vanno è lunga. 

L'esponente moderato, davanti ai cronisti, ha ripercorso velocemente alcuni dei suoi recenti cavalli di battaglia: il Piano delle alienazioni, la vicenda della morosità di Circolo tennis, la convenzione tra Comune e U.S. Lecce, l'opposizione all'idea dell'assessore Monosi di istituire un Consiglio tributario - "una polizia politica", l'ha definita -, l'inspiegabile fretta della maggioranza di approvare in commissione il condono Tosap nel quale era stato fatto rientrare, in un primo momento, anche quello per le affissioni e la pubblicità, la voluta incapacità di monetizzare l'utilizzo dei contenitori comunali per la cultura - Palazzo Turrisi, l'ex convento dei Teatini, il Teatro Paisiello, il castello di Carlo V.

"La mia è la sfida di un pazzo sognatore per una politica aperta a tutti, dove non serve essere amico di qualcuno per ottenere il riconoscimento di un diritto", ha detto Rizzo, rivolgendosi idealmente a "tutti coloro che mi conoscono da quando ho iniziato a fare attività politica e che mi prendono per come sono, ma anche a coloro che si sentono sbandati da una destra che guarda a sinistra e da una sinistra che diventa destra, a quelli a cui viene il mal di mare vedendo un centro che sta un po' di là e un po' di qua". Il messaggio politico oltre le righe è chiaro: portare a galla una componente politica, di ispirazione cattolica e saldamente a destra - che vuole iniziare a strutturarsi nel mare magnum del Pdl. E per questo non è parsa casuale la chiosa finale: "Ho notato una grande differenza nel modo di fare politica tra gli ex di Forza Italia e gli ex di Alleanza nazionale". Un segnale alla componente di Mantovano, evidentemente, che in questa consultazione interna non ha punti di riferimento obbligati.

In attesa di vedere quanti elettori lo seguiranno in questa avventura, Gigi Rizzo chiarisce una cosa: "Non mi chiamate oppositore, la mia non è una guerra a Paolo Perrone. Sono deluso dal Pdl, ma a lui rimprovero di non essere credibile quando prende le distanze da tutto come se lui non fosse stato vicesindaco ed assessore. Mi chi ci crede"?

 

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