rotate-mobile
Sabato, 20 Aprile 2024
Elezioni comunali 2012 Via Nazario Sauro

Nuova urbanistica: "Invertire la prassi di decisioni chiuse nelle stanze"

Carlo Salvemini rilancia l'idea dello Urban Center, sul modello di altre città, dove riunire tutti gli attori interessati allo sviluppo della città: "Fulcro di decisioni partecipate e trasparenti. Siamo ancora in attesa del Pug"

 

LECCE - Tra gli uffici più strategici delle amministrazioni comunali c'è sicuramente quello all'urbanistica, attraverso il quale passano tutte le trame dello sviluppo fisico della città. Un settore troppo delicato, secondo Carlo Salvemini - candidato alle primarie del centrosinistra -, per non essere riorganizzato alla luce di nuovi criteri. "Anche a Lecce è maturo il tempo di invertire radicalmente l’attuale prassi di una programmazione e di una progettazione troppo chiusa nelle stanze degli assessorati o negli studi dei professionisti; di rendere accessibili trasparenti e controllabili i processi che intervengono sul territorio prima che diventino atti: concessioni edilizie, conferenze di servizi, bandi per la realizzazione di opere pubbliche".
 
"Molte città italiane, sulla scia di un modello anglosassone, per dare risposte credibili a queste domande si sono dotate di una Casa della città, un Urban Center. Il suo ruolo sarebbe fondamentale dentro una città come Lecce che ha una ricchezza di soggetti e attori che intendono partecipare attivamente alle trasformazioni, che vuole rafforzare la sua vocazione turistica, universitaria, che deve aspirare ad una scala metropolitana e costruire necessarie politiche di integrazione con i comuni minori vicini".
 
Cosa si potrebbe materilamente fare nel nuovo contenitore, Salvemini lo spiega partendo sempre dall'esperienza di altre città: "Può favorire la redazione del quadro delle conoscenze per la redazione del nuovo Piano urbanistico generale (Pug), facilitare la partecipazione, contribuire all’individuazione degli indirizzi futuri, essere una banca dati della città, organizzare laboratori urbani dentro i quartieri, promuovere progetti di recupero di aree dismesse, organizzare mostre e concorsi di architettura, itinerari culturali nella città".
 
"Si tarda ancora - conclude Salvemini - a comprendere la portata della nuova stagione urbanistica se è vero, come è vero, che persino il Piano strategico vigente, che è strumento di ultima generazione, ha perso l’occasione della condivisione delle scelte con il suo territorio. Il modo in cui l’amministrazione ha parlato finora alla città è unicamente a mezzo stampa e televisioni locali, purtroppo sterile ed univoco".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Nuova urbanistica: "Invertire la prassi di decisioni chiuse nelle stanze"

LeccePrima è in caricamento