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Elezioni comunali 2012 Otranto

Sammarruco-bis: "Dal 2007, cambiato il quadro politico"

Dopo l'investitura del Pdl alle amministrative 2012, l'avvocato spiega gli elementi di novità rispetto alle elezioni di 5 anni fa. Su nuove intese avverte gli interlocutori: "Nessun veto su candidato"

OTRANTO - Cinque anni dopo, sarà di nuovo Cariddi contro Sammarruco la battaglia per le comunali di Otranto: un remake in salsa paesana, che presenta, tuttavia, dei validi spunti di riflessione. A partire dall'attenzione rivolta agli umori del gruppo "Nuovi Orizzonti", visto come possibile ago della bilancia del risultato elettorale e su cui si stanno concentrando le speranze di successo di una o dell'altra parte.

Stessi protagonisti, dunque, e con ogni probabilità molti dei temi che hanno caratterizzato il precedente scontro del 2007: elementi che potrebbero essere sintomatici, sul piano amministrativo, dell'assenza di svolte epocali registrate in questi anni e, dal punto di vista politico, della mancata manifestazione e crescita di nuove figure da proporre per un ricambio dei rappresentanti che si contenderanno il destino di Palazzo Melorio. Sollecitato su queste provocazioni, lo stesso candidato del Pdl, Corrado Sammarruco, a margine della serata che lo ha di fatto investito, ha tracciato qualche riflessione personale.

La ripetitività dei candidati e delle tematiche, ad esempio: "Credo che il quadro generale sia cambiato rispetto al 2007: c'è un'amministrazione che ha governato e che ha generato degli allontanamenti, con la presa di distanza da parte di elementi che l'avevano sostenuta. È un fatto nuovo su cui occorrerà ragionare". Nessuna "minestra riscaldata", in sostanza. Un'altra novità sensibile, ad ascoltare le indicazioni dell'avvocato, saranno i toni non di contrapposizione: "Mi propongo come alternativo a questa amministrazione e mi appello a tutte le sensibilità alternative a questo modello. La crisi che stiamo affrontando ci deve portare alla consapevolezza di una rinnovata responsabilità, di chi si affaccia ad amministrare, senza pensare di poter far da solo".

L'elemento di demarcazione così come ribadito dal candidato del Pdl tra sé e il proprio gruppo rispetto a chi amministra starebbe proprio nell'idea di lavoro "corale" rispetto ad un'idea di "uomo solo al comando", spesso attribuita al sindaco Cariddi. Il richiamo a tutte le forze che non si riconoscono nella sua amministrazione è forte, ma ha una scadenza ben chiara: "Massima apertura verso tutte quelle realtà che in questi anni hanno dimostrato di non identificarsi con questa maggioranza o ne hanno preso le distanze. I tempi sono comunque ristretti e i ritmi serrati, per cui nel giro di un paio di mesi, vorremmo chiudere il cerchio della lista".

A proposito di lista, con dieci posti a disposizione, dopo le recenti riduzioni sui costi della politica negli enti locali, diventa fondamentale comprendere quali criteri utilizzare per selezionare le candidature: "Credo sia necessario ripartire dalla riconferma dei consiglieri comunali uscenti". E sulla caratterizzazione più "politica" o "civile" della lista, Sammarruco ribadisce: "Occorre fare uno sforzo affinché questa compagine sia la più estesa e rappresentativa di tutte le sensibilità presenti sul territorio".

Infine, un messaggio importante proprio a chi potrebbe rappresentare un interlocutore per un fronte più largo e che, come contropartita per un'intesa, volesse proporre una ridiscussione del nome del candidato: "Come gruppo che esprime la prima forza politica in città, avevamo il dovere di proporre una leadership, e, siccome non stiamo arrivando ad un tavolo senza un'idea, ma con una scelta, il confronto deve avvenire su altre valutazioni". In buona sostanza, nessun veto esterno sul candidato del Pdl, che, una volta identificato, resta.

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