rotate-mobile
Martedì, 23 Aprile 2024
Elezioni comunali 2012

"Lecce friendly"? Mantovano ora punzecchia Loredana Capone su Facebook

L'iniziativa di inclusione sociale, avanzata da Paola Concia, nel suo incontro leccese, ha generato alcune polemiche su Facebook. In un botta e risposta, si sono confrontati Erio Congedo, Loredana Capone e Alfredo Mantovano

LECCE - La piattaforma Facebook si riconferma come cassa di risonanza degli sfoghi dai toni accesi, urlati dalle stanze della politica. Praticamente una conversazione a tre, quella avvenuta sul social network più utilizzato, tra Erio Congedo, Loredana Capone e, infine, persino Alfredo Mantovano. Ad inaugurare la discussione, nella giornata di ieri, il consigliere regionale del Pdl che, tramite la bocca virtuale della propria bacheca, ha esortato i candidati leccesi del centrosinistra, a fornire la propria posizione circa l'idea di famiglia, intimando loro di chiarire anche se "intendano promuovere iniziative sul modello dei cosiddetti "registri per le unioni civili, e altre forme di equiparazione di unioni diverse da quelle definite dalla nostra Costituzione".

 La richiesta, indirizzata per lo più a Loredana Capone, suona come una frecciata a "Lecce città friendly", un'idea di inclusione sociale, avanzata da Paola Concia, nella sua visita nel capoluogo barocco. "Come intende tradurre, Loredana Capone, l'idea proposta dalla sua testimonial elettorale?". Caustica la replica, rigorosamente cyber, della vicepresidente della Regione Puglia. "Erio Congedo sappia che "Friendly Lecce" è la città accogliente ed inclusiva. La città che, quando programma opere come il filobus che costano 23 milioni di euro, le pensa accessibili ai disabili e non come gli autobus comprati per Lecce sostanzialmente preclusi ai videolesi e pieni di barriere. Una città, che quando decide sulle politiche sociali, realizza asili nido per le donne che nella partecipazione politica e pubblica le considera alla pari ,valorizzandone le competenze e il merito. Soprattutto, Friendly Lecce per me è una città che non trascura i poveri e i migranti, che fa almeno una casa di accoglienza notturna per evitare che muoiano su una panchina della stazione".

Un contrattacco alle parole pronunciate da Congedo che, a detta della candidata democratica, costituirebbero soltanto un alibi difensivo, a favore dell'ex assessore Ripa. A dimostrazione del fatto che "bisogna fare ancora molto contro l'omofobia, e non battaglie di facciata". A rincarare la dose dei commenti al vetriolo, è giunta la risposta del deputato del Pdl, Alfredo Mantovano, considerato, negli ambienti del suo partito, il candidato in pectore alla poltrona di governatore della Puglia, nelle prossime elezioni,  al quale la risposta di Loredana Capone, ha provocato non poche, urticanti reazioni.

"C'è un limite a tutto, anche alla polemica politica e alla demagogia - ha tuonato-  Loredana Capone mette sullo stesso piano chi vive quotidianamente il dramma e le difficoltà della disabilità con chi organizza il Gay Pride. Qualche giorno fa, per gettare benzina sulla polemica contro Giuseppe Ripa, e soprattutto per non essere seconda sul punto a Carlo Salvemini, in vista delle primarie, ha fatto venire a Lecce, in un batter d'occhio, l'onorevole Paola Concia. Non il presidente degli ammalati di Sla, o l'esponente di una qualsiasi associazione impegnata nel sostegno alle varie forme di disabilità, ma una delle rappresentanti nazionali". Accusandola di "procedere con i piedi in due scarpe", nel suo post pubblicato, Mantovano si è dilungato anche sulla condanna della candidata Capone che, "come vice di una giunta regionale, che ha precipitato la sanità ai livelli che tutti constatano, non può continuare a proporsi nelle parrocchie, da un lato come paladina dei deboli e degli indifesi e, contemporaneamente, ponendo le premesse perché anche Lecce rientri nel circuito dei Gay pride".

 

 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Lecce friendly"? Mantovano ora punzecchia Loredana Capone su Facebook

LeccePrima è in caricamento