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Elezioni comunali, seggi pronti a Lecce e in 19 Comuni. Guida al voto

Nel capoluogo sono chiamati alle urne poco più di 77mila cittadini. I candidati alla carica di primo cittadino sono sei. Urne aperte domenica dalle 7 alle 23: lo spoglio delle schede subito dopo la chiusura

LECCE - Sono 77360 gli elettori chiamati al voto per la scelta del nuovo sindaco di Lecce e il rinnovo del consiglio comunale. I cittadini devono recarsi al proprio seggio muniti di documento di identità e tessera elettorale. Le 102 sezioni elettorali saranno aperte dalle 7 alle 23 di domenica 11 giugno. Le operazioni di scrutinio inizieranno subito dopo la chiusura dei seggi. L’eventuale turno di ballottaggio è fissato per domenica 25 giugno.

Si vota anche in altri 19 comuni del Salento. Oltre al capoluogo, superano e 15mila abitanti Galatina, Galatone, Tricase e Casarano (per vincere al primo turno serve quindi la maggioranza assoluta dei voti, altrimenti si va al ballottaggio).

Ufficio elettorale.

L’Ufficio elettorale comunale di Lecce (viale Aldo Moro, numero 34 I piano), al fine di consentire agli elettori il ritiro delle tessere elettorali o dei loro duplicati nei casi di deterioramento, smarrimento o furto degli originali, è aperto anche sabato 10 giugno, dalle ore 9 alle ore 18 e domenica 11 giugno, dalle ore 7 alle ore 23

L’ufficio anagrafe (viale Aldo Moro 36, piano terra) assicurerà, inoltre, il rilascio della carte d’identità nei giorni di sabato e domenica, negli orari precedentemente indicati. Per informazioni: 0832.682520 - 682521 - 682534.

I candidati sindaco.

I candidati in corsa per la carica di primo cittadino sono sei: Matteo Centonze (CasaPound); Alessandro Delli Noci (Un’altra Lecce, Udc, Lecce Area Metropolitana, Andare Oltre, Cambiamo Lecce, Sveglia Lecce, Pensionati e Invalidi – Giovani Insieme); Mauro Giliberti (Direzione Italia, Alleanza Nazionale-Fratelli d’Italia, Noi con Salvini, Forza Italia, Lecce Città del Mondo, Grande Lecce, Lecce Popolare, Lista Giliberti); Luca Ruberti (Lecce Bene Comune); Carlo Salvemini (Lecce Città Pubblica, Una buona storia per Lecce, Idea per Lecce, Pd, La Puglia in più); Fabio Valente (Movimento 5 Stelle).

I candidati consiglieri sono 716, 414 uomini e 302 donne. Ai link di seguito gli elenchi completi: una lista è a sostegno di Matteo Centonze, sette sono per Alessandro Delli Noci,  Mauro Giliberti ne ha otto, una per Luca Ruberti, cinque a sostegno Carlo Salvemini, una per Fabio Valente.

Come si vota.

Ciascun elettore riceverà una scheda. Il voto si può esprimere nei seguenti modi:

- con un segno sul rettangolo che contiene nome e cognome del candidato sindaco preferito: il voto è attribuito solo al candidato.

- con un segno sul simbolo della lista: il voto si intende attribuito alla lista e al candidato sindaco ad essa collegato.

- con un segno sul rettangolo che contiene il nome e il cognome del candidato scelto e un segno sul simbolo di una lista ad esso collegata: il voto si intende attribuito al candidato sindaco e alla lista.

- con un segno sul rettangolo che contiene il nome e il cognome del candidato sindaco e un segno sul contrassegno di una delle liste collegato ad un altro candidato sindaco (cosiddetto voto disgiunto): il voto è attribuito al candidato sindaco e alla lista votata.

Si possono esprimere - naturalmente nell'ambito della stessa lista - fino a due preferenze per i candidati consiglieri purché i due candidati siano di sesso diverso: basta scrivere i due cognomi nelle righe poste a fianco del simbolo di lista. Se l'elettore indica due candidati consiglieri dello stesso sesso sarà annullata la seconda preferenza. Se nella stessa lista ci sono candidati consiglieri col medesimo cognome, l'elettore deve indicare anche il nome di quello prescelto per la preferenza.

Ripartizione dei seggi.

Alla lista o al gruppo di liste in coalizione collegate al candidato eletto sindaco che abbia ottenuto al primo turno la maggioranza assoluta dei voti, viene attribuito il 60 per cento dei seggi a condizione che la lista o le liste abbiano ottenuto almeno il 40 per cento dei voti validi e che nessuna altra lista o gruppo di liste collegate ad un altro candidato abbiano superato il 50 per cento.

Alla lista o alle liste collegate al candidato eletto sindaco al secondo turno (ballottaggio) viene assegnato il 60 per cento dei seggi, a condizione che nessuna altra lista o altro gruppo di liste collegate ad un altro candidato abbia superato al primo turno il 50 per cento dei voti validi. I restanti seggi vengono assegnati alle altre liste o gruppi di liste collegate con il sistema proporzionale e il metodo dei quozienti successivi (D’Hondt).

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