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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Elezioni, assegnati tutti i seggi: si rafforza il gruppo dei salentini

Completato il quadro con la ripartizione della parte proporzionale. Al Senato non scatta il quoziente per Fratelli d'Italia: l'ex sindaco di Lecce, Paolo, Perrone resta fuori. Nel M5S il nodo Buccarella, coinvolto nella vicenda delle mancate restituzioni

LECCE – Definita la nuova composizione della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica alla luce dell’attribuzione dei due terzi dei seggi con il metodo proporzionale applicato a collegi plurinominali. Il M5S aumenta consistentemente il bottino di cinque seggi conquistati con l’uninominale: i pentastellati della provincia di Lecce che siederanno in parlamento saranno in tutto undici (con l'incognita legata alle vicende di Maurizio Buccarella), ai quali si aggiungeranno in rappresentanza del territorio Roberto Marti per il centrodestra e Dario Stefano per il centrosinistra. La vice ministro Teresa Bellanova è stata eletta nel collegio plurinominale Emilia Romagna 1.

Legge elettorale e rappresentatività dei territori

Molto si sta discutendo in queste ore rispetto a una questione di rappresentatività dei territori, che sarebbe stata penalizzata dalla nuova legge elettorale, sicuramente molto cervellotica. Come nelle elezioni precedenti, quando i parlamentari eletti della provincia di Lecce furono 12 - compreso Francesco Bruni per il Pdl, subentrato al posto di Berlusconi che optò per un'altra circoscrizione (nel luglio del 2014 divenne poi deputato Friz Massa del Pd, al posto di Antonio De Caro) -, i seggi da assegnare in Puglia erano sempre 62 (42 alla Camera di cui 16 in collegi uninominali) e 20 al Senato (di cui 8 in collegi uninominali): alla luce dei risultati non c'è dubbio che la pattuglia salentina, nel complesso, ne sia uscita leggermente rafforzata, seppur a egemonia pentastellata.

Cinque stelle: gli undici eletti

Eletti in Senato Barbara Lezzi (collegio Nardò) e Iunio Valerio Romano (collegio Lecce) nella parte uninominale, Daniela Donno di Lecce e Cataldo Mininno di Galatina con il proporzionale (quest’ultimo, che chiudeva il listino del M5S, ottiene il seggio grazie alla vittoria di Lezzi all’uninominale). Eletto anche Maurizio Buccarella, coinvolto nella vicenda dei mancati rimborsi quando già era stata formalizzata la sua candidatura: l’esponente leccese ha presentato alla Corte d’Appello la richiesta di fare un passo indietro, ma saranno i giudici a pronunciarsi (in caso di accettazione dovrebbe subentrare il primo dei non eletti di un altro collegio). Alla Camera eletti con l’uninominale Michele Nitti, residente nel capoluogo salentino ma originario di Adelfia (collegio Lecce), Maria Soave Alemanno (collegio Nardò) e Nadia Aprile (collegio Casarano) mentre con il proporzionale arrivano a Montecitorio Diego De Lorenzis, Veronica Giannone, entrambi di Lecce, e Leonardo Donno, galatinese.

Centrodestra: festeggia solo Marti

Nel centrodestra il seggio del Senato attribuito alla Lega col proporzionale va a Roberto Marti, deputato uscente leccese, mentre quello conquistato per la Camera al barese Rossano Sasso, segretario regionale del partito di Salvini. Per quanto riguarda Fratelli d’Italia, il 4,24 per cento ottenuto nel collegio plurinominale della Camera vale un seggio che finisce al capolista Marcello Gemmato, coordinatore regionale del partito, originario di Terlizzi. Non scatta il quoziente invece per il Senato, dove era al secondo posto del listino l’ex sindaco di Lecce, Paolo Perrone (dietro Daniela Santanchè, già eletta in un collegio uninominale della Lombardia). Forza Italia trova due seggi alla Camera e due al Senato ma nessuno dei quattro è per candidati della provincia di Lecce. Esclusa di poco la leccese Federica De Benedetto.

Centrosinistra: Stefano al Senato

Per il centrosinistra alla Camera scatta il seggio per il capolista nel collegio plurinominale del Salento Francesco Boccia, originario di Bisceglie, ma non quello della leccese Paola Povero. Gli unici rappresentanti  salentini del Pd saranno Dario Stefano e Teresa Bellanova al Senato, ma con un distinguo: il primo entra grazie al seggio attribuito col proporzionale nel plurinominale Puglia 2, mentre la seconda, sconfitta nel collegio uninominale di Casarano, risulta eletta nel plurinominale Emilia Romagna 1. Per Liberi Uguali seggio camerale alla romana Rossella Muroni, capolista; niente da fare per il salentino Gabriele Abaterusso.

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