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Giovedì, 25 Aprile 2024
Elezioni

Alla prova delle elezioni amministrative: il M5S presenta tre portavoce

Sono i candidati nei comuni di Alezio, Monteroni di Lecce e Surbo. Con i parlamentari salentini hanno illustrato il programma con il quale puntano a sovvertire gli schemi consolidati. Con un occhio di riguardo alle specificità del proprio territorio

LECCE – Nella tornata amministrativa che, il 26 e 27 maggio, interesserà dodici comuni salentini il Movimento 5 Stelle presenta una propria lista ad Alezio, Monteroni di Lecce e Surbo. I tre portavoce – cioè i candidati alla carica di sindaco – sono stati presentati questa mattina presso il quartier generale leccese di Corte dei Romiti dove, circa tre mesi addietro, si festeggiava l’elezione dei quattro parlamentari salentini in seguito all’exploit elettorale delle politiche.

Tre di loro, Barbara Lezzi, Maurizio Buccarella e Diego De Lorenzis, hanno fatto gli onori di casa introducendo Cosimo Petronelli, cittadino portavoce per Alezio, Antonio Trevisi, Monteroni di Lecce, e Giovanni Barba, Surbo. Con loro una cinquantina di sostenitori del movimento, in un clima di moderato ottimismo, nella consapevolezza che le amministrative sono ben altra cosa rispetto alle elezioni politiche.

Lo ha sottolineato, del resto, Buccarella, eletto in senato e già candidato a Lecce nella primavera del 2012. Insomma uno che ha conosciuto sulla propria pelle le insidie delle elezioni comunali e che ha ricordato, per rispondere ad una domanda, come da Napoli in giù – eccezion fatta per la Sicilia dove in autunno si è registrato un ottimo risultato alle regionali – non ci sia un solo rappresentante a cinque stelle nelle istituzioni locali.

Così il movimento che ha come punto di riferimento nazionale Beppe Grillo attende con una certa ansia l’esito del voto di fine maggio: servirà anche a capire la spendibilità dell’ampio consenso riscosso alle politiche nei singoli contesti della periferia italiana. Intanto, attraverso una mobilitazione “orizzontale” – guai a parlare di organizzazione o struttura –, il M5S prova a rompere gli schemi tradizionali con la sua proposta articolata tanto nei cavalli di battaglia nazionali –  ad esempio le dirette web dei consigli comunale, la strategia dei “rifiuti zero” – quanto sulle specificità dei singoli territori.

Ad Alezio il candidato è Cosimo Petronelli, carabiniere. Una delle ragioni per cui è stato scelto come portavoce è il fatto di non essere originario del posto e dunque di essere slegato da vincoli sociali e parentali che nei piccoli centri sono radicati oltre che noti a tutti. Partecipazione, trasparenza, legalità, questo il trittico dei principi che hanno ispirato la sua campagna elettorale: tra i punti del programma presentato ai concittadini, il progetto “Alezio a rifiuti e impatto ambientale zero”, politiche abitative per le famiglie bisognose, realizzazione di piste ciclabili e recupero delle strade rurali, incentivazioni all’installazione di nuove tecnologie – con il wi-fi libero – e l’utilizzo delle energie rinnovabili.

A Monteroni il compito di portare più in alto possibile il vessillo del M5S spetta ad Antonio Trevisi che da oltre dieci anni si occupa di pianificazione energetica e ambientale in ambito accademico. Sembra procedere dietro le quinte, con l’obiettivo di consolidare un progetto di ricambio generazionale e di innovazione che possa attecchire in una realtà complessa come quella monteronese e magari dare i propri frutti nel tempo. Nel suo manifesto spicca la riduzione delle indennità per sindaco ed assessori, divieto assoluto di affidamenti e consulenze da parte della pubblica amministrazione a parenti fino al quarto grado, e un patto di azione per l’energia sostenibile che parta dalla creazione di un ufficio per l’energia e l’ambiente fino al pagamento della tariffa sui rifiuti in base alla produzione effettiva di quelli non riciclabili, passando dalla moratoria permanente a qualsiasi progetto di inceneritore. Un’attenzione particolare anche all’impiantistica sportiva con la riqualificazione del velodromo, alla messa in funzione della piscina comunale, al ripristino delle struttura ora inagibili e alla valorizzazione delle zone archeologiche oggi inaccessibili.

Giovanni Barba, 47 anni, è il portavoce per Surbo che ha definito “una città ad alto rischio di inquinamento ambientale”. Il primo punto della sua proposta di governo è un piano di monitoraggio sui campi elettromagnetici, le falde acquifere, la qualità dell’aria. Barba ha descritto sommariamente la situazione di Surbo che vede insistere sul suo territorio un elettrodotto che attraversa la frazione di Giorgilorio e il rione Rene, una discarica, un mega parco eolico, un impianto fotovoltaico da un mega, un impianto a biogas, un inceneritore di prodotto farmaceutici. Il tutto, ha detto, senza che gli abitanti siano mai stati adeguatamente informati dell’impatto sulla salute. Il prezzo in termini ambientali che Surbo paga in termini di consumo del suolo, secondo il candidato a cinque stelle, deriva anche da un piano regolatore del 1978 e da un piano urbanistico generale redatto nel 2006 e mai approvato. Il M5S propone la costruzione di un centro di compostaggio per l’umido e l’installazione di impianti per il trattamento biomeccanico a freddo dell’inorganico, una moratoria per l’inquinamento cartaceo – considerata la presenza di un grosso centro commerciale – e la raccolta differenziata porta a porta anche nella grande distribuzione.

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