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Elezioni Politiche 2013

Urne chiuse. Cala l'affluenza in Italia, nel Salento vince l'astensione

Un cittadino su quattro ha decide di stare a casa: l'esito della consultazione elettorale consacra la crescita del partito del "non voto". Nella provincia di Lecce, numeri inferiori di circa sette punti rispetto ai dati del 2008

LECCE – Un elettore su quattro ha deciso di restare a casa. È il partito dell'astensione la vera forza politica "nuova" del Paese: è questo il principale dato che emerge dalla due giorni di urne aperte per il rinnovo del Parlamenti italiano. La lontananza dai partiti e il deficit di "rappresentanza" si allargano e, in una democrazia che si rispetti, forse la considerazione immediata da cui dover partire, per vincitori e sconfitti che verranno, dovrebbe essere questa.

Le ragioni della disaffezione sono note, per cui nessuno potrà esimersi dalle proprie responsabilità, affermando di "non sapere" o "non essersi accorto" dei malumori crescenti. Una seconda oggettiva valutazione è che i numeri dell'astensione (a livello nazionale attorno ai cinque-sei punti in meno del 2008, pari al 75,16% alla Camera e 74,98% al Senato) non sono ancora più alti, forse in virtù proprio della presenza del moVimento Cinque Stelle (al di là delle valutazioni che ciascuno può averne in proposito, ndr), che ha assunto una funzione "deterrente" rispetto alla diserzione: una buona fetta di quanti avevano già deciso di non votare è stato "recuperata" da questa alternativa in campo (ma un ragionamento simile si potrebbe fare anche per una realtà come "Fare", seppur con cifre e pesi differenti).

Nel Salento, i dati dell'affluenza, sulla falsa riga del risultato nazionale, registrano il calo di partecipazione con una flessione, però, più accentuata. Sono circa sette punti in meno quelli registrati in questa tornata, con un'affluenza al 70,22% alla Camera (rispetto al quasi 77,74% del 2008) e al 70,33% al Senato (rispetto al 78,12% del 2008).

La stessa Puglia è tra le regioni che hanno portato al voto un minor numero di elettori, attestandosi al 69,85% alla Camera, con circa 6 punti in meno rispetto al quinquennio precedente (75,74%), e 69,83% al Senato (nel 2008, 75,77%), pur essendo in campo, nella competizione, il governatore e l'ex governatore, insieme agli esponenti "politicamente più in vista" del quadro locale. A Lecce sono andati a votare il 69,51% degli aventi diritto alla Camera (ma al ribasso rispetto al 72,70% del 2008), e il 70,16% (contro il precedente 73,07%).

Tra le sezioni salentine, la maggiore affluenza alla Camera, superiore anche al dato nazionale, si è registrata nei Comuni di Bagnolo, Calimera, Cannole, Carpignano, Castro, Corigliano, Diso, Giuggianello, Giurdignano, Maglie, Melpignano, Muro, Otranto, Palmariggi, Patù, San Donato, Spongano (ma con oltre 20 punti in meno rispetto al 2008), Sternatia, Zollino (percentuale più alta, all'80,81%). Diversi i Comuni che al Senato hanno registrato un'affluenza superiore al dato nazionale.

Partecipazione più bassa registrata a Gallipoli, con il 62,34% di votanti alla Camera e 62,49% al Senato, ben 22 punti percentuali in meno rispetto al 2008 (84,41% e 84,46%).

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