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Elezioni Politiche 2013

"Incarico al M5S per un governo di scopo". La proposta di Salvemini

Secondo il consigliere di Lecce Bene Comune, Pd e Sel hanno politicamente perso le elezioni. L'obiettivo è quello di varare un esecutivo che adotti pochi provvedimenti urgenti. Pd, scontro tra Capone: Salvatore replica a Loredana

LECCE - "Io, che non conto nulla, dico questo". Così scrive Carlo Salvemini introducento un post su Facebook che ha scatenato decine di commenti. Il consigliere di Lecce Bene Comune ritiene infatti che la forza politica maggiormene legittimata alla formazione di un governo sia il Movimento Cinque Stelle. "Pd e Sel politicamente hanno perso le elezioni", scrive, sottolineando come, per le distorsioni del Porcellum, un vantaggio in termini di voti assoluti di 4 punti decimali abbia prodotto una maggioranza pari al 55 per cento dei seggi. 

"La maggioranza numerica non basta a rivendicare il diritto di essere alla guida del Governo: il voto ha detto altro. Per dare un governo al Paese, è questo oggi l'interesse nazionale, si parta da un incarico al M5S che nei fatti è il primo partito italiano. Cinque punti fondamentali, individuati dal Movimento, sui quali chiedere il voto alle Camere, partendo dalla legge elettorale. Governo di scopo che riconosce il valore di alcune delle proposte contenute nel loro programma e le fa diventare legge. Poi a casa per una nuova elezione". 

Pd: Salvatore Capone prova a mettere a tacere i "veleni" interni.
 
In casa Pd le acque sono agitate: domani, venerdì, è in programma la segreteria provinciale mentre lunedì prossimo l'assemblea convocata dal presidente Cosimo Durante, uno dei tanti candidati delusi da questa tornata elettorale. Salvatore Capone, che invece è stato eletto, nelle vesti di responsabile provinciale prova a mettere in chiaro alcuni punti, riferendosi anche alle lamentele circolate negli ultimi giorni sull'imposizione di alcune candidature dai vertici che avrebbero impedito l'elezione di chi è statao selezionato con le primarie, come Loredana Capone.

"Un partito come il Pd è una comunità - sottolinea infatti Capone - e se una partita si perde non si possono tirare fuori le unghie. Non si possono mettere in discussione dopo il voto regole che sono state da tempo condivise e accettate. Regole che, peraltro, in diversi casi sono state ridiscusse prima di essere fissate proprio perché le primarie garantissero massima partecipazione a esponenti del partito che già ricoprivano ruoli istituzionali, in primis in Regione".  

"Adesso il nostro compito è aggredire la situazione, affrontare i problemi del paese, non perdere tempo in sterili polemiche. Il mio posto da segretario è ed è sempre stato a disposizione del partito, ma è riduttivo e controproducente pensare adesso che la soluzione al problema sia spazzare via interi gruppi dirigenti. Il nostro compito, pittosto,  è continuare a stare a disposizione del partito in modo chiaro e trasparente e ricominciare con i nostri iscritti e i cittadini, con il Pd e la società, una riflessione politica e sociale seria e profonda per guardare insieme  in modo nuovo al futuro all’interno di percorsi nazionali e regionali".

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