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Sabato, 20 Aprile 2024
Elezioni Politiche 2013

Elezioni, la simulazione degli eletti in Puglia a venti giorni dal voto

Nell'elaborazione di YouTrend la rappresentazione di come potrebbe essere composta la pattuglia dei 62 parlamentari. Per portare Marti a Montecitorio, il Pdl deve superare il 26 per cento. Pellizzari, di Sel, eletta oltre il 10

LECCE - Sulla base dei dati ad oggi disponibili, Youtrend, magazine dell’istituto di sondaggi Quorum, ha diffuso una proiezione sulla composizione della pattuglia dei 62 parlamentari pugliesi della prossima legislatura.  Le rilevazioni nazionali sulle quali è stata costruita la simulazione sono quelle di Swg, Lorien, Ipsos e Quorum, condotte tra il 28 e il 31 gennaio e quelle regionali di Cise, Quorum e Tecne nel periodo compreso tra il 5 e il 25 dello stesso mese.

La Puglia, come è stato certificato dal censimento 2011, ha una popolazione di 4 milioni e 50mila abitanti ed eleggerà 20 senatori e 42 deputati. alla stregua della maggior parte delle regioni meridionali, ma anche del Piemonte, è considerata probabile appannaggio del centrosinistra (resta da vedere quanto pesa la promesso di Berlusconi promessa di restituire l'Imu sulla prima casa) e per questo l’ipotesi è stata formulata partendo dall’assunto che in entrambe le camere il premio di maggioranza andrà alla coalizione capeggiata da Pierluigi Bersani. Ciò premesso, gli esperti di Youtrend hanno delineato uno scenario che tiene col fiato sospeso molti aspiranti parlamentari.

Per quanto riguarda il Partito democratico, al Senato oscillerebbe tra il 25 e il 29 per cento e questo significa che Cosimo Durante, ex sindaco di Leverano inserito al numero nove, potrebbe farcela. Sinistra Ecologia e Libertà, accreditata tra il 6,5 e il 9,5 per cento eleggerebbe due senatori – il capolista è Dario Stefàno -  più un possibile terzo, Francesca Abbrescia.

Il raggruppamento formatosi attorno al premier uscente, Mario Monti, al Senato ha presentato un’unica lista alla quale viene attribuito un risultato compreso tra il 13 e il 16 per cento.  Borderline il terzo senatore, Domenico Pannoli (il secondo è Salvatore Ruggeri). Il Movimento Cinque Stelle oscilla tra l’11,5 per cento e il 14,5: per questo potrebbe farcela anche Daniela Donno (terza in lista), leccese così come il capolista Maurizio Buccarella.  Quarta un'altra leccese, Barbara Lezzi.

Nel centrodestra, il 22 per cento  del Pdl garantirebbe solo 3 senatori, mentre Luigi D’Ambrosio Lettieri e Antonio Azzolini sarebbero eletti se, pur nell’ipotesi di sconfitta, il dato fosse quello del 26 per cento. Grande Sud è accreditata del 2-4 per cento e, nel migliore dei casi, dovrebbe eleggere Adriana Poli Bortone.

Articolata la situazione relativa alla Camera dei deputati, dove sono presenti più liste, anche se la rappresentazione esclude quelle per le quali non risulta un dato tale da ipotizzare l’eleggibilità di almeno un candidato. Per il Pd, con la stessa forbice che avrebbe per il Senato, in stand by  ci sarebbero i candidati dal 16esimo al 18esimo posto: Federico Massa, Ludovico Vico e Vincenzo Lavarra. Sel (6,5 – 9,5 per cento) è accreditata di quattro deputati più due possibili: Donatella Duranti e Arcangelo Sannicandro. Per eleggere la leccese Sonia Pellizzari (settima) sarebbe necessario avvicinarsi al 10%. Rivoluzione civile è tra il 3,5 e il 5,5 per cento che consentirebbe di eleggere un parlamentare più un possibile secondo, Antonio Di Luca.

Per l’Udc, tra il 3 e il 5 per cento, un solo possibile deputato così come per Fli, La Destra e Fratelli d’Italia, collocati non oltre il 2 per cento . Al Pdl è riconosciuto un dato compreso tra il 22 e il 26 per cento che vala dai sei agli otto deputati: Rocco Palese e Gianfranco Chiarelli hanno tanta più probabilità di essere eletti quanto più il partito azzurro si avvicinerà all’estremo superiore e se dovesse superarlo, anche di poco, e scatterà il seggio per Roberto Marti. Per Grande Sud, tra il 2 e il 4 per cento, l'obiettivo ad oggi possibile è un deputato, Rocco Pignataro.

La lista Monti è accreditata di una forbice tra il 7 e il 9 per cento  con il quale potrebbe eleggere fino a tre deputati: a parte Salvatore Matarrese, potrebbero spuntarla Gaetano Piepoli e Leonardo Di Gioia. Il Movimento Cinque Stelle, con una forbice che va dall’11,5 al 14,5 per cento, potrebbe avere anche un quarto e un quinto deputato nelle persone di Giuseppe Brescia e Alessandro Furnari. 

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