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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Metropolitana di superficie: nello “Sblocca Italia” si apre uno spiraglio per i fondi

Emendamento del Pd: l'elettrificazione della rete delle Ferrovie Sud Est, per la quale servono 100 milioni di euro, è stata inserita in un elenco di interventi finanziabili con eventuali risparmi sui grandi cantieri o in caso di inefficienze

LECCE – Tocca ora ai parlamentari salentini fare blocco. Come un pacchetto di mischia che avanza verso la meta avversaria. La tante volte evocata trasformazione della rete delle Ferrovie del Sud Est in una vera a propria metropolitana di superficie potrebbe diventare un obiettivo tangibile e non solo teorico grazie ad un emendamento al decreto “Sblocca Italia” proposto dal Partito democratico e approvato dalla commissione Ambiente, Territorio e Lavori pubblici e quindi ammesso al voto dell’Aula. Lo ha comunicato nei giorni scorsi Cosimo Durante, già sindaco di Leverano e ora capo della segreteria del sottosegretario alle Infrastrutture, Umberto Del Basso Decaro.

L’opera – per la quale è stimato un investimento di 100 milioni di euro - rientra infatti in un elenco di interventi ammessi a finanziamento qualora si dovessero registrare inefficienze nella spesa oppure risparmi per quanto riguarda i grandi cantieri previsti dal Decreto: dall’alta capacità della tratta ferroviaria Napoli-Bari all’alta velocità sulla Brescia-Padova, dalla terza corsia autostradale sulla Venezia-Mestre alla seconda pista per l’aeroporto di Firenze e molti altri ancora, per i quali sono stati stanziati oltre 40 miliardi di euro e che necessitano di snellimento dei processi burocratici o di nuove risorse per ripartire.

Il coordinatore della segreteria provinciale del Pd, Gabriele Abaterusso, auspica che al di là del colore politico, tutta la delegazione parlamentare delle province di Lecce, Taranto e Brindisi si adoperi per l’approvazione dell’emendamento e perché la metropolitana di superficie delle Fse sia considerata una priorità dal governo.

Sergio Blasi rilancia il dovere dell’unità di intenti: “È una battaglia nella quale senza distinzione di appartenenza tutta la politica del territorio deve marciare unita: sostenibilità dei trasporti, qualità della vita dei salentini e turismo viaggiano di pari passo”. Ma per il consigliere regionale c’è un altro obiettivo che è necessario perseguire: “Il prolungamento dell’alta velocità Bari Napoli fino a Lecce. Se dopo molti anni, finalmente, riusciremo a rompere la barriera tra Adriatico e Tirreno, Lecce non potrà restare fuori. L’alta velocità non si deve fermare a Bari, perché è fondamentale per il Salento e per l’Italia che una terra vitale e con ampie prospettive di crescita resti tagliata fuori dal circuito dei trasporti veloci di merci e persone”.

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