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Emergenza demolizioni al campo rom, documento unanime

L'amministrazione si farebbe carico delle roulotte, del pagamento della caparra per eventuali locazioni e della messa in sicurezza del "Panareo". Ma l'obiettivo resta di superare la logica del ghetto

LECCE - A piccoli passi si procede verso una soluzione tampone per l'emergenza abitativa del campo sosta Panareo, dove numerose famiglie attendono da un giorno all'altro l'esecuzione dell'ordinanza di demolizione delle abitazioni, esecutiva dal 25 febbraio.

In commissione Servizi sociali è stato espresso parere favorevole e bipartisan al documento predisposto al termine di un incontro svolto nei giorni scorsi presso l'Istituzione per i servizi sociali del Comune di Lecce (https://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=25863).

La proposta comporta che l'amministrazione comunale si faccia interamente carico del reperimento di una roulotte per ogni nucleo familiare (mentre in un primo momento si era pensato ad un contributo di 500 euro); del pagamento della caparra al proprietario che, dietro regolare contratto, affitta un alloggio alle persone interessate dallo sgombero; del risanamento ambientale, messa in sicurezza degli impianti elettrici e fognanti e ripristino dello stato dei luoghi dopo l'abbattimento delle campine.

La comunità rom, i cui rappresentanti hanno partecipato alla riunione del 4 marzo presso l'Istituzione, si sono espressi in maniera favorevole, fermo restando che la soluzione prospettata non potrà certo trasformarsi in definitiva.

Il pericolo più imminente da scongiurare è, infatti, prima ancora dell'abbattimento, la separazione dei minori - sui quali il Comune di Lecce ha competenza e responsabilità diretta - dai rispettivi nuclei familiari. E, comunque, è stato depositato il preannunciato ricorso al Tar contro l'ordinanza dell'ufficio Urbanistica per prendere tempo, evitando che le famiglie coinvolte corrano il rischio di trascorrere una sola notte senza un tetto sulla testa.

L'obiettivo finale sarebbe quello di uscire una volta per tutte dalla logica del ghetto e per questo le associazioni di volontari che lavorano a stretto contatto quotidiano con i rom premono perché venga battuta fino in fondo la strada aperta dalla disponibilità dell'Unione dei Comuni del Nord Salento ad accogliere ciascuno alcune famiglie, consentendo così una reale integrazione nel tessuto socio economico del territorio. E' così, sostengono i volontari, che si potrebbe chiudere con soddisfazione questa complicata vicenda.

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