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Emergenza “Vito Fazzi” di Lecce. Il pronto soccorso a rischio collasso

I sindacalisti Cgil scrivono ai vertici della Asl: "Valutate l'assegnazione urgente di personale infermieristico e tecnico assistenziale per fronteggiare stato di emergenza in atto, derivante dalla chiusura degli altri ospedali"

LECCE - “La chiusura degli Ospedali di Campi Salentina, Nardò, Poggiardo e San Cesario ha comportato l'inevitabile riversamento da parte degli utenti delle zone interessate sulla struttura ospedaliera di Lecce e in particolare sul pronto soccorso che ne deve far fronte insieme al proprio bacino di utenza”. Così il segretario provinciale della Funzione pubblica Cgil Lecce, Silvio Cataldi interviene in una lettera inviata oggi ai direttori generale, sanitario e amministrativo dell’Asl di Lecce e al dirigente medico di presidio dell’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce.

“Apprezziamo gli sforzi da parte di questa direzione generale per la risoluzione delle conseguenze relative a tale riorganizzazione, - continua la Fp Cgil - in particolare quello dello smistamento dei codici bianchi e verdi del 118 alle guardie mediche presso lo stesso pronto soccorso, reparto composto da 5 sale visite, 1 sala cardiologia, 1 sala stanzeria e 1 sala bonifica. Purtroppo, però, quel che si è fatto non è ancora sufficiente. Infatti, mentre il personale medico è stato ausiliato dai sopracitati medici di continuità assistenziale, il personale infermieristico e tecnico assistenziale è rimasto lo stesso a fronteggiare questo ulteriore eccessivo e pressante carico di lavoro”.

“Ciò comporta ovviamente l’impossibilità di garantire un adeguato servizio all’utenza, - sottolinea il sindacato - poiché il personale appena citato è sottoposto a un vero e proprio tour de force che causa, tra l’altro, uno stress diventato oramai insopportabile. Questo personale è costretto, infatti, a barcamenarsi affannosamente tra le varie sale del reparto, con una situazione destinata ad aggravarsi con l’approssimarsi della stagione estiva e la crescita esponenziale degli interventi richiesti”.

“A tale fine – concludono i sindacalisti Cgil - riteniamo sia utile il parere in proposito dell' unità ospedaliera di “psicologia del lavoro” per valutare la fondatezza di quanto sopra esposto e di conseguenza vi invitiamo a procedere con la conseguente assegnazione urgente di personale infermieristico e tecnico assistenziale per fronteggiare lo stato di emergenza in atto”.

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