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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica Via delle Giravolte

Emergenza sfratti di vico Giravolte: continua la ricerca degli alloggi definitivi

Comune e Caritas hanno individuato una soluzione per diciotto persone presso la comunità Emmaus e associazione Integra. Oggi si è riunito lo Sportello per l'immigrazione che valuta la disponibilità di dieci abitazioni definitive

 

LECCE - Il 20 giugno gli abitanti che a vario titolo, occupavano l'immobile di via Giravolte (lasciato da Antonio Lanzalonga, noto come "la Mara", alle suore benedettine) hanno ricevuto un'ordinanza di sfratto esecutivo che li ha lasciati, praticamente, per strada. La protesta immediata e disperata dei cittadini senegalesi e cingalesi è sfociata, ben presto, in quattro denunce depositate dall'avvocato Alessandro Stomeo: secondo il legale, del tutto arbitrariamente, qualcuno aveva provveduto a forzare le serrature delle porte d'ingresso (o a rimuoverle del tutto), portando via tutto ciò che era contenuto all'interno della casa, televisori, materassi, mobili, vestiti e oggetti personali.
 
Poco più tardi è arrivata la soluzione tempestiva per alcuni degli sfrattati, individuata dal Comune di Lecce che, grazie alla Caritas diocesana, ha trovato un alloggio per dieci persone presso la comunità Emmaus. Altri otto cittadini hanno trovato ospitalità in due appartamenti, a Cavallino, messi a diposizione, invece, dall'associazione "Integra".
 
Oggi lo Sportello per l’integrazione socio-sanitaria e interculturale per gli immigrati (Lecce accoglie) è tornato sulla vicenda, insieme ai rappresentanti delle comunità di stranieri presenti sul territorio e delle famiglie residenti in vico delle Giravolte. Durante l’incontro è stato ribadito ai residenti la necessità di abbandonare al più presto le loro abitazioni al fine di garantire la sicurezza e la salute degli stessi: le case oggetto dell’ordinanza di sfratto, infatti, sono fatiscenti e non hanno i requisiti igienico-sanitari previsti per legge tali da assicurarne la vivibilità.
 
“A questo proposito – spiega il vicesindaco di Lecce con delega alle politiche Sociali, Carmen Tessitore – tengo a sottolineare che l’amministrazione comunale ha già individuato una soluzione, seppur temporanea, per dare accoglienza e offrire ospitalità a diciotto persone, svolgendo in questa vicenda un ruolo di mediatore tra proprietà e affittuari, al fine di prevenire qualsiasi forma di tensione sociale. Questa soluzione temporanea ha dato modo allo Sportello di svolgere un’attività di intermediazione immobiliare, al fine di raccogliere la disponibilità di alcuni alloggi da destinare alle famiglie”. “Si tratta – conclude il vicesindaco - di una soluzione condivisa e rispettosa della dignità delle persone. Un percorso avviato da tempo e che è stato concertato con i rappresentanti delle associazioni delle famiglie dei cittadini stranieri residenti in città al fine di prevenire un increscioso sfratto esecutivo”.
 
In attesa che tutti i cittadini stranieri si trasferiscano nelle strutture individuate, "Lecce accoglie" continua a lavorare per monitorare la situazione abitativa in città. “Attraverso i nostri mediatori culturali – spiega il responsabile Luca Cesano – stiamo facendo da tramite, così come prevede la nostra mission, tra domanda e offerta di alloggi al fine di dare una risposta rassicurante e, si spera, definitiva, agli interessati. Non a caso abbiamo già raccolto la disponibilità per dieci alloggi che stiamo proponendo agli interessati come soluzione abitativa definitiva. Ad ogni buon conto, invitiamo le famiglie residenti alle Giravolte ad attivarsi, a loro volta, per individuare un alloggio confacente alle loro esigenze”.
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