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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Emergenza sfratti, al governo richieste bipartisan: "Un piano contro crisi abitativa"

I parlamentari del Pd Salvatore Capone e Teresa Bellanova hanno depositato oggi un'interrogazione al Governo, chiedendo l'avvio di un tavolo di concertazione. Sulla stessa lunghezza d'onda anche l'assessore provinciale alle Politiche sociali Filomena D'Antini Solero

LECCE - Dopo l’allarme lanciato dal Sunia, con mille e 283 persone a rischio sfratto nella sola provincia di Lecce, i parlamentari del Pd Salvatore Capone e Teresa Bellanova hanno depositato oggi un’interrogazione al Governo, chiedendo l’avvio di un tavolo di concertazione “con le parti interessate per raccogliere le effettive esigenze e predisporre un piano atto ad affrontare la crisi abitativa nel nostro Paese”, e un rifinanziamento sostanziale del Fondo nazionale per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione.

Nell’interrogazione, vengono sintetizzati i numeri dell’emergenza abitativa in Puglia, ma soprattutto si sottolinea come, in un momento così drammatico come l’attuale, la questione casa rischia di divenire un micidiale detonatore per tensioni sociali e familiari.

“Il 15 aprile 2013”, si legge nell’interrogazione, “il Sole 24ore ha pubblicato i dati rivenienti da 41 tribunali italiani che sottolineano, purtroppo, una costante crescita della morosità degli affitti nel corso degli ultimi due anni, determinata in maggior parte dalla riduzione dei redditi a disposizione delle famiglie. Nel 2011 i ricorsi per morosità degli affitti presentati nei 41 tribunali di riferimento dell’indagine sono stati pari a 25mila 152, nel 2012 sono stati pari a 27mila 36 ed hanno subito, rispetto allo scorso anno un aumento del 7,5 per cento. L’indagine per i primi due mesi del 2013 conta 4mila 627 ricorsi presentati con una proiezione di aumento su base annua del 2,7 per cento rispetto al 2012”.

Non meno preoccupante la situazione in Puglia e nel Salento, come dicono i dati forniti dal Sindacato unitario nazionale Inquilini ed assegnatari che indicano, nella sola Regione Puglia, periodo gennaio – dicembre 2012, 4mila 70 richieste di esecuzione per sfratto e ben mille e 118 quelli già eseguiti. Tra i capoluoghi di provincia pugliese, a spiccare per la problematica la provincia di Foggia con mille e 818 richieste di esecuzione per sfratto e 139 sfratti eseguiti.

A seguire la provincia di Lecce con mille e 283 richieste di esecuzione per sfratto e 279 sfratti eseguiti. Un secondo posto per nulla rassicurante se, ancora secondo il documento del Sunia, il dato di variazione rispetto al periodo precedente è il più alto in tutta la Puglia con il 26,78 per cento.

E d’altra parte, come i due parlamentari evidenziano, “a fronte di una sempre maggiore richiesta da parte dei cittadini degli alloggi popolari, a Lecce si contano circa mille e 400 domande presentate all’Ufficio casa, mentre contemporaneamente  le risorse destinate al Fondo Nazionale per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione, previsto dall’articolo 11 della legge numero 431 del 1998, hanno subito nel corso degli anni un drastico ridimensionamento e, per il 2012, il fondo risulta addirittura azzerato”.

Dal canto suo, l’assessore provinciale alle Politiche sociali, Filomena D’Antini Solero (centrodestra), ricorda che “mai come ora, si è reso necessario un intervento tempestivo della politica nella tutela degli immobili dei cittadini e nel garantire la certezza di alloggio a coloro che improvvisamente si trovano a non riuscire più a fronteggiare la gravosità di un affitto mensile ed al pagamento delle rate di mutuo”.

Secondo l’assessoe D’Antini, necessario sarebbe attivare immediatamente un Piano nazionale emergenze abitative, che blocchi per il tempo necessario a una ripresa economica, i pignoramenti immobiliare della prima casa e preveda tempi più lunghi per rendere esecutive le ordinanze di rilascio degli immobili e il blocco  gli sfratti per morosità incolpevole,atteso che il precedente governo ha bloccato solo gli degli sfratti per finita locazione, che rappresentano solo una minima percentuale rispetto agli sfratti in  corso.  

“Come Provincia - continua siamo intervenuti con il microcredito di solidarietà per le famiglie indigenti, ancora in corso, che sta sostenendo ben 134 famigle. Sono stati stanziati, infatti, 10mila euro a famiglia, erogati grazie ad una sinergia con l’istituto Unicrdit. E la Provincia si è accollata interamente gli interessi passivi ed ha istituito un fondo di garanzia per coprire eventuali insolvenze. Le famiglie hanno avuto la possibilità di restituire l’importo erogato in sessanta rate mensili”.

“L’auspicio è pertanto - conclude - che il Governo intervenga quanto prima con misure a sostegno delle famiglie in un momento in cui la grave crisi economica può ingenerare  suicidi, come accaduto e  causare gravi drammi familiari.”

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