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Emiliano vuole “blindare” le società in house: vertice in Regione

Esito positivo della riunione di ieri a Bari: problemi messi sul tappeto. Presidente favorevole a mantenere percorso delle internalizzazioni

LECCE – Il presidente Emiliano non pare intenzionato a smantellare le Sanitaservice pugliesi, così come si temeva. Ed i sindacati tirano un sospiro di sollievo. Usb, in particolare, ha revocato lo sciopero e la mobilitazione indetta a Bari per domani 1° aprile.

Venti favorevoli spirano dagli uffici della Regione Puglia: ieri, al termine della riunione convocata per decidere il destino delle società in house, il governatore in persona ha espresso una posizione chiara e decisa in merito al percorso di internalizzazione dei servizi di pulizia, ausiliariato, portierato e gestione dei servizi informatici, avviato dal suo predecessore Vendola nel 2010. Lo rendono noto gli stessi segretari dell’Unione sindacale di base: “Il governo di via Capruzzi metterà in atto le azioni giuridiche utili a blindare la procedura in housing. Indietro non si torna: lo abbiamo detto più volte e finalmente ieri, dopo mesi di assordante silenzio, il presidente ha pubblicamente ribadito che crede nelle internalizzazioni e nella necessità di garantire la qualità dei servizi resi alle aziende sanitarie".

“Altrettanto chiare sono state le parole pronunciate contro ipotetiche corsie preferenziali, tanto care ai soliti sindacati concertativi che, invece di parlare chiaramente davanti a tutti gli attori, chiedono tavoli "chiusi" alle sole segreterie sindacali – hanno proseguito da Usb - . Il governatore ha spiegato che, dinanzi alle sfide e alle decisioni che ci aspettano, vi è uguaglianza tra le organizzazioni sindacali".

Al termine della riunione, a cui hanno partecipato i sindacati (meno Cgil e Cisl), Giovanni Gorgoni del dipartimento regionale della Salute, il capo di Gabinetto Claudio Stefanazzi, il capo dell’avvocatura Rossana Lanza, il consigliere del presidente Domenico De Santis, si è stilato un verbale che pone dei punti fermi: messa del sistema mediante interventi legislativi in linea con il decreto Madia; costituzione di un gruppo di lavoro interno (entro la fine di aprile) che dovrà elaborare una proposta tecnica di riforma complessiva delle società da definire in sede sindacale;  modifica condivisa delle attuali linee guida in materia di sanità entro la fine di maggio.

“Le linee guida in vigore hanno tenuto fuori i servizi informatici di Cup e Ced che, a Lecce, sono stati internalizzati e godono di un regime di proroga con Sanitaservice, almeno fino a quando non verrà bandita la nuova gara d’appalto – fa presente il segretario provinciale Enzo Cortese - : Usb ha intenzione di chiedere alla Asl il blocco immediato della gara, in virtù di quanto è stato deciso e sottoscritto proprio ieri a Bari”.

“Inoltre – prosegue Cortese – è necessaria una modifica della circolare firmata dall’allora direttore generale Gorgoni, risalente al novembre 2015, con cui si impediva di aumentare il monte orario e di procede con nuove assunzioni: quella circolare sta strozzando Sanitaservice. Nel 2015 la società in house ha perso 30 unità che è necessario rimpiazzare, aumentando il lavoro per chi è in regime di part time e incrementando le fila del personale in servizio”.

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