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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Erroi nuovo sindaco di Carmiano, Mazzotta sconfitto di misura

Nel dicembre del 2019 lo scioglimento del consiglio comunale per sospetti di infiltrazioni mafiose. Poi il lungo commissariamento fino al voto di domenica, preceduto da polemiche e contenziosi

CARMIANO - Giovanni Erroi, avvocato 57enne, è il nuovo sindaco di Carmiano. Ha prevalso per circa un centinaio di voti su Giancarlo Mazzotta che cercava il suo terzo mandato dopo che il secondo era stato interrotto, ma in prossimità della scadenza naturale, per la decisione del Consiglio dei ministri di sciogliere la consiliatura per il rischio di infiltrazioni della criminalità organizzata (dicembre 2019). 

Ha al suo attivo una lunga esperienza amministrativa: dal 1996 (sindaco Achille Villani Miglietta) è sempre stato eletto nell'assise cittadina, ricoprendo anche il ruolo di assessore. Dal 2010 al 2015 è stato il vice, con delega agli Affari Generali, quando Mazzotta ha ottenuto il suo primo mandato, restando nella squadra di governo anche nel secondo.

A giudicare dai toni della campagna elettorale di quel sodalizio non è rimasto nulla, tanto che Erroi aveva presentato istanza di ricusazione, ma la prima sezione civile del Tribunale di Lecce aveva poi respinto il ricorso del ministero, sancendo la candidabilità di Mazzotta perché una sua eventuale affermazione elettorale avrebbe determinato - in ragione del lungo commissariamento - un nuovo primo mandato e non un terzo mandato consecutivo (non ammesso).

La vicenda si era, però, ulteriormente complicata con la presa di posizione del prefetto di Lecce, Maria Rosa Trio, che aveva ravvisato gli estremi di un caso di ineleggibilità originale preclusiva, dal momento che il decreto di scioglimento per mafia è intervenuto nel dicembre del 2019 e cioè nel corso del quarto anno e sesto mese del secondo mandato di Mazzotta. In pratica, se quest'ultimo avesse ieri ottenuto il favore delle urne, il consiglio comunale eletto si sarebbe dovuto pronunciare per la decadenza. E, da qui, sarebbe stato facile immaginare un lungo contenzioso.

Erroi, a capo della lista "La matita - partecipiamo", ha ottenuto il via libera degli elettori, mentre Mazzotta, con la lista "Ritorniamo Insieme" si ferma a un passo da traguardo. Non sono esclusi colpi di coda: una decina di giorni addietro quattro deputati pugliesi di Forza Italia avevano presentato un'interrogazione urgente alla ministra Lamorgese con la quale è stata chiesta una valutazione dell'operato del prefetto, paventando di fatto il rischio di un condizionamento della campagna elettorale in quei giorni in pieno svolgimento.

Dal punto di vista politico, invece, l'analisi dei dati consentirà di capire su quale base Erroi ha costruito il suo successo. I gruppi che guardano al centrosinistra, infatti, avevano ufficialmente comunicato di non partecipare alla contesa elettorale non ravvisando le condizioni per sostenere una proposta realmente alternativa all'ultima amministrazione in carica, di cui sia Mazzotta sia Erroi erano espressione. 

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