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"Errori nella gestione della pandemia": Forza Italia chiede le dimissioni di Lopalco

Accuse di ritardi e incertezze nella gestione della campagna vaccinale alla base della mozione di sfiducia presentata dal gruppo consiliare. Lopane di Con Emiliano replica: "La Puglia sfiora le 30mila somministrazioni di dosi al giorno"

LECCE - Errori, inefficienze e i ritardi nella gestione della pandemia e nella campagna vaccinale. Questi i motivi alla base della mozione di sfiducia depositata oggi dal gruppo consiliare di Forza Italia mette sul banco degli imputati il governo guidato da Michele Emiliano. Dopo giorni di polemiche da parte dell'opposizione, relative alla gestione della campagna vaccinale contro il covid-19, è quindi arrivato l'atto formale con cui si chiedono le dimissioni dell'assessore alla Salute, Pier Luigi Lopalco.

La mozione parte da alcune premesse: “La Puglia risulta, ancora oggi, una delle regioni con il più alto tasso di contagi da covid-19, con un alto tasso di ricoveri nei reparti dedicati e con criticità diffuse nei reparti di terapia intensiva. Anche il numero dei decessi non accenna a una significativa diminuzione. L'intera regione è stata sottoposta alle restrizioni come zona rossa e come zona rossa rafforzata, con ingenti disagi di carattere economico, sociale e psicologico”.

E ancora: “Non vi è alcuna iniziativa e procedura in grado di tracciare il contagio e il suo sviluppo. Le Usca non sono partite, nonostante i milioni spesi, lasciando i cittadini in isolamento domiciliare e in uno stato di totale abbandono. La realizzazione dell'ospedale nelle strutture della Fiera del Levante si è rivelata fallimentare, nonostante gli esorbitanti costi sostenuti con soldi pubblici. Per quanto riguarda la campagna di vaccinazione, la Regione è in coda a livello nazionale per numero di dosi inoculate, e anche in Puglia si è registrato il detestabile fenomeno dei furbetti del vaccino, tanto da finire persino sulle pagine della stampa estera”.

Il presidente del gruppo consiliare “Con Emiliano”, Gianfranco Lopane ha prontamente replicato alle accuse relative al piano vaccinale.

Si parte dai dati che, a suo dire, crescono di giorno in giorno, fino a sfiorare le 30mila somministrazioni quotidiane: “D’altronde l’obiettivo fissato dal generale Figliuolo è di 25mila vaccinazioni al giorno per le regioni più grandi, un obiettivo sicuramente alla nostra portata. Ma ora più che mai bisogna remare tutti nella stessa direzione”.

“Non è il tempo delle polemiche politiche ma serve collaborazione – ha proseguito Lopane -: la Puglia deve accelerare con ogni mezzo, perché abbiamo la necessità di tornare alla normalità il prima possibile”.

Tornando al tema dei vaccini, Lopane ha precisato che il sistema “sta reagendo a input esterni, come i cambiamenti di rotta del piano vaccinale nazionale, la scarsità delle dosi disponibili, le variazioni delle raccomandazioni sull’utilizzo”.

Le condizioni esterne, in poche parole, sono alla base di imprevisti e difficoltà: “L’esempio più significativo è stato il recente testacoda sull’indicazione di utilizzare AstraZeneca al di sopra dei 60 anni. Ciò ha costretto ad una rimodulazione di un target importante come quello dei caregiver”.

“La politica, ad ogni livello, dovrebbe concentrarsi a sensibilizzare la popolazione, per superare la diffidenza verso Astra Zeneca: un vaccino, come ha ribadito oggi Lopalco, valido come gli altri e i cui rischi sono di gran lunga inferiori a quelli della possibile malattia da covid”, ha concluso il presidente.

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