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Politica Copertino

Estate calda per la movida e le sfide amministrative

Albanuova e Sinistra Ecologia e Libertà criticano la situazione generale a Copertino, dalle "restrizioni" ai locali, alle politiche per il rilancio del comune anche sul piano strettamente economico

COPERTINO - Politica in fermento a Copertino: sono due i temi "caldi" dell'estate, dalla regolamentazione della movida, voluta dal sindaco Rosafio, al futuro dell'ente. Albanuova/Copertino Meetup, attraverso il suo vicepresidente, Alessandro Nestola, vuole fare chiarezza sulla la vicenda legata alle recenti "restrizioni" imposte dal primo cittadino ai gestori di locali pubblici: "Mi preme informare che qualche giorno fa il sindaco - dichiara - ha deciso di portare l'ordinanza in Consulta giovanile per ricevere ‘feedback' e suggerimenti utili a migliorare, venendo incontro alle esigenze avvertite dai giovani copertinesi, quell'impopolare ordinanza conosciuta come blocca movida".

Per conto del suo gruppo, Nestola ha sottolineato che la discussione meritasse di essere fatta in Consiglio comunale o in un incontro aperto ai commercianti e ai cittadini, convinto che, alla presenza di un tecnico del suono, si sarebbe potuta trovare una soluzione più condivisa: "Nel corso dell'incontro ho avanzato le seguenti proposte di modifica: quanto ai 50db ho fatto notare che quel limite provocherebbe la sostanziale inapplicabilità dell'ordinanza, alla quale sarebbe seguito un gravoso impegno delle Forze dell'ordine per farla rispettare; con riguardo all'orario di cessazione degli intrattenimenti si è proposto di spostare il limite all'1:30 offrendo ai giovani la possibilità di non lasciare il paese a mezzanotte per raggiungere altre località vicine ed evitando così gli ormai consueti incidenti estivi".

"Infine - prosegue -, ho richiesto l'eliminazione della condizione che impone agli imprenditori del settore di non organizzare eventi in concomitanza con i concorrenti ‘vicinori' poiché gravemente lesiva dell'articolo 41 della Costituzione e dannosa dal punto di vista economico, e soprattutto perché il 90% di loro sono concentrati nel centro". Nestola sostiene che, secondo delle voci, Rosafio starebbe attribuendo alla Consulta giovanile la decisione di derogare il limite orario solo per il weekend, vanificando gli sforzi, non solo economici, di quanti hanno pianificato eventi nei giorni infrasettimanali: "Ciò non risponde a verità - precisa - e usare quest'organo giovane e libero per sviare dalle critiche legittime dei commercianti è politicamente scorretto".

Per Nestola la consulta dovrebbe pensare più a come risolvere il degrado sociale vissuto da una generazione che la sera "non ha luoghi di aggregazione diversi da quei locali che oggi Rosafio vorrebbe limitare": "Invito il sindaco - dichiara - ad approfondire meglio questi problemi, dando maggiore sostegno a tutte quelle iniziative intraprese con coraggio da giovani che cercano solo di crearsi un futuro, vincendo le tante difficoltà del mondo del lavoro con le quali la mia generazione è costretta a fare i conti quotidianamente".

Salvatore Calasso, segretario di Sinistra Ecologia e Libertà, si dice molto preoccupato per le sfide che Copertino dovrà affrontare nei prossimi mesi: "In virtù del patto di stabilità e dei continui tagli ai trasferimenti finanziari dello Stato agli enti locali - dichiara -, la situazione economica dei comuni sarà sempre più difficile. Se già tenere i conti in ordine e fare ordinaria amministrazione è difficile, reperire ulteriori risorse, pare una missione impossibile. Risorse indispensabili per investimenti che puntino a migliorare le infrastrutture viarie e industriali, a dare aiuto alle famiglie in difficoltà e a promuovere serie politiche di sostegno sociale".

SeL si chiede da tempo quali siano le vie d'uscita per intercettare le risorse utili a creare sviluppo, al contrario di quanto starebbero facendo gli amministratori, che "dovrebbero seriamente rimboccarsi le maniche per il bene della collettività", non rimandando più iniziative necessarie: "La differenziata al 23% - spiega - non ha più senso. Si deve cominciare una seria campagna di sensibilizzazione al compostaggio domestico, e realizzare un sito di compostaggio industriale in collaborazione con i comuni dell'Ato. Se la quantità di indifferenziato non si riduce drasticamente subiremo un aumento della Tarsu a causa dell'aumento dei costi di conferimento".

Per Calasso è necessaria una "seria politica di sfruttamento delle energie rinnovabili", con la realizzazione di impianti fotovoltaici sui tetti degli edifici comunali, per una drastica riduzione della bolletta energetica comunale: "Inoltre - si chiede - cosa si aspetta a sostituire le normali lampade ad incandescenza della pubblica illuminazione con i led?".

La lotta all'evasione delle imposte comunali sarebbe "all'anno zero" e "solo ora, dopo due anni di amministrazione, si comincia a pensare al recupero delle imposte evase". Infine, ci sarebbe il problema del reperimento dei fondi attraverso i bandi pubblici regionali o europei: "In campagna elettorale - aggiunge - lo abbiamo urlato con tutte le nostre forze che uno dei punti di forza di un comune è un ufficio che si occupi della strutturazione e della partecipazione ai bandi. Purtroppo nell'ultimo biennio i nostri amministratori hanno perso innumerevoli possibilità di accesso ai finanziamenti. Persino il nostro sindaco nell'ultimo consiglio comunale ha fatto autocritica. Per fare tutto ciò c'è però bisogno di amministratori in grado di programmare l'attività amministrativa e non di improvvisare pensando che la politica sia la tutela dei propri interessi elettorali e clientelari".

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