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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica Otranto

Fair play, assenze e bilanci. A Palazzo Melorio, si chiude la legislatura

Con la discussione del bilancio consuntivo e l'invito alla riflessione sulla Festa di Liberazione, cala il sipario su questo quinquennio, che si chiude con un avanzo di amministrazione. Nuova assise dopo il voto di maggio

OTRANTO - Fair play istituzionale, qualche assenza e lo sguardo puntato inevitabilmente all’appuntamento del 6 e 7 maggio: a Palazzo Melorio, nel cuore di Otranto, cala il sipario sulla legislatura con l’ultimo consiglio comunale. Si sprecano le battute, i sorrisi in vista del voto, quasi imminente, ma la discussione prevede l’analisi del bilancio consuntivo 2011.

Prima di entrare nel merito, però, il sindaco uscente, Luciano Cariddi, ha salutato l’assise, raccontando la propria soddisfazione per il quinquennio che si conclude e sottolineando di essersi “sentito onorato” del ruolo rappresentativo di un’intera comunità. Tocca a Pierpaolo Tondo, unico presente tra i consiglieri comunali di opposizione, rivolgere un pensiero alla legislatura, evidenziando il proficuo lavoro dell’assemblea cittadina.

Quanto all’amministrazione, Tondo ha voluto ribadire che, seppur nella diversità di giudizio relativo ai risultati ottenuti, ci sia di fondo la convinzione che ciascuno operi nel proprio, alla ricerca del bene comune: “Ed è importante riconoscere questo compito alle istituzioni – ha affermato -, in un periodo dove regna l’anti politica e si delegittima il senso stesso delle istituzioni”.

Nel merito del bilancio, è intervenuto l’assessore delegato, Fernando Coluccia, che ha introdotto la propria relazione, con riferimenti alla crisi economica mondiale, ai problemi europei e nazionali, con conseguenze in termini di “sacrifici” richiesti agli enti locali, che “si sono visti ridurre i contributi dallo Stato”. La “regionalizzazione” del patto di stabilità ha portato “solo ad una modesta attenuazione della rigidità dell’intera disciplina che rimane, quindi, un altro importante vincolo per i comuni”.

Nonostante questo, Coluccia ha sottolineato come sia stato rispettato il patto di stabilità, con la chiusura di un bilancio con un avanzo di amministrazione. Dal dettaglio delle voci di entrata, “si evince la nostra volontà – spiega l’assessore – di lasciare invariate Tarsu e Ici, la cui somma totale ammonta a 3.200.000 euro circa”.

Tra le voci nuove, anche l’imposta di soggiorno, che ha fruttato 550mila euro. Dalla gestione dei parcheggi pubblici e dalle sanzioni della polizia municipale, gli introiti sono stati pari a 900mila euro. Attraverso la vendita di alcuni immobili di proprietà del comune è stata garantita la regolarità del rimborso transatto con la Monteco.

Per le uscite, va segnalato un risparmio nella spesa corrente di oltre 220mila euro rispetto alla previsione assestata, “conseguenza – precisa Coluccia – di una gestione oculata delle risorse messe a disposizione dei dirigenti”. Per la spesa corrente, sono state utilizzate risorse complessive pari a 6.601.000 euro, “necessarie per il funzionamento della macchina amministrativa e per tutte le prestazioni che annualmente il comune eroga”.

“Nonostante il difficile contestoLuciano Cariddi (foto M.B.)-5 – ha proseguito – abbiamo garantito il mantenimento qualitativo dei servizi in tutti i comparti”. Alla gestione del territorio e dell’ambiente, compreso la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, sono state destinate risorse per oltre 2.800.000 euro, parte di queste utilizzate per fronteggiare la seconda delle quattro rate del debito Monteco. 383mila, invece, i soldi impiegati per servizi diversi a persone bisognose. Per le spese in conto capitale, destinate alla realizzazione di opere pubbliche, sono stati spesi poco più di 1.200.000 euro.

Il bilancio consuntivo è passato con i voti della maggioranza, mentre Tondo ha preferito l'astensione. Un ultimo momento è stato dedicato dal presidente del consiglio, Luigi Gualtieri, all’appuntamento unitario di domani con le celebrazioni del 25 aprile, la Festa della Liberazione: “Sia questo – ha puntualizzato – il giorno in cui rendere omaggio a tutti coloro che combatterono e caddero sognando un’Italia libera, prospera e solidale, non più fatalmente lacerata, capace di rinnovare e rafforzare le basi della sua unità”.

“Il sacrifico di tutti i caduti – ha aggiunto – sia di monito alle nostre generazioni, che comprendano il valore della democrazia, che oggi deve esplicarsi nel rispetto delle istituzioni democratiche e nel rispetto delle persone”.

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