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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

Fiom scalda i motori per il 25 ottobre. Metalmeccanici ‘indignati’

Lavoro, dignità, uguaglianza per cambiare l'Italia. Ma anche presunti soprusi e diritti puntualmente calpestati, a Lecce come altrove. Questi i temi dell'attivo Fiom che si è tenuto questa mattina cui ha partecipato anche il segretario nazionale Massimo Brancato

LECCE – Indignati al pari di tutte le altre categorie di lavoratori. Così si definiscono i metalmeccanici della provincia di Lecce che, per manifestare la loro contrarietà alle scelte del governo nazionale, scenderanno in piazza il 25 ottobre nella manifestazione nazionale organizzata dalla Cgil. La Fiom di Lecce scalda i motori della protesta, dunque, al margine dell’attivo provinciale che si è tenuto questa mattina nella sala “Di Vittorio” della sede della confederazione in via Merine.

“Siamo in un territorio – spiega Annarita Morea, Fiom Cgil Lecce - in cui molte aziende, quasi tutte medio piccole, non applicano il contratto collettivo nazionale del lavoro e in cui accadono fatti gravissimi nei confronti dei lavoratori, come quello di essere convocati dall’azienda per chiedere loro di cancellarsi dalla Fiom Cgil, attaccando in maniera strumentale un’organizzazione responsabile che difende e tutela i diritti dei lavoratori”.

“I soprusi che ogni giorno i lavoratori subiscono sono i più disparati - sottolineano dalla Fiom: - lavoratori che si vedono negati i permessi previsti dalla legge 104 (quella che consente di avere dei permessi retribuiti per prestare assistenza a familiari con invalidità); lavoratori che non hanno diritto a ferie soprattutto nel periodo estivo; lavoratori costretti a orari di lavoro massacranti, come il doppio turno che arriva anche a 16 ore di lavoro di fila; lavoratori che, se si ammalano, per i primi tre giorni la malattia non viene loro retribuita”.

“Davanti a questo quadro, - aggiungono - ci sembra indegno che il tema da cui partire per il lavoro, sia la cancellazione dell’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori.

I soprusi che nei luoghi di lavoro avverrebbero nei confronti dei dipendenti e dei sindacalisti sarebbero lo specchio di ciò che sta accadendo su scala nazionale, “con un governo che attacca strumentalmente la Cgil, facendo passare per modernità la sottrazione dei diritti”.

La Fiom Cgil Lecce ne ha discusso durante l’attivo in cui ha partecipato il segretario nazionale Fiom, con delega per il Mezzogiorno, Massimo Brancato; il segretario generale della Cgil Lecce Salvatore Arnesano; Giuseppe Guagnano, responsabile del dipartimento Industria Cgil Lecce ed Annarita Morea, segretaria generale Fiom Cgil Lecce.

Sono intervenuti, inoltre, Giorgio Verardi (Arci Zei), Anna Caputo (Arci provinciale Lecce), Silverio Tomeo (Anpi Lecce), Silvia Carrozzo (Link Lecce), Danilo Scorrano (Sel Lecce), Diego Dantes (Pd - area Civati).

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