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Primarie e dialogo con la Rete: così Fitto vuole cambiare il centrodestra

Si è conclusa la serie di incontri organizzati nelle provincia pugliesi per ringraziare gli elettori del sostegno dato alla lista "Oltre" e alla coalizione che ha sostenuto Schittulli: Abbiamo dimostrato di avere la schiena dritta e le nostre idee"

LECCE – Si è concluso nel pomeriggio di oggi il giro pugliese di Raffaele Fitto, voluto innanzitutto per "ringraziare gli elettori per il risultato sia della coalizione che delle singole liste" a sostegno di Francesco Schittulli. Dopo la formazione in Senato del gruppo che aderisce alla compagine dei Riformisti e Conservatori europei, prosegue l’iniziativa politica di un pezzo di centrodestra che nella regione ha un suo peso, ma che allo stesso tempo ha un’ambizione nazionale.

“Non si può pensare – ha detto l’eurodeputato magliese, arrivando all’Hotel Tiziano, con riferimento alla guerra di trincea con Silvio Berlusconi – che se sei antipatico o se hai un’opinione diversa vai fuori, questo è inaccettabile e lo abbiamo dimostrato in queste elezioni con la schiena dritta e le nostre idee”. Fitto ha quindi insistito sul tema delle primarie: “In Puglia avremmo evitato spaccature e dato legittimazione a chi ha avuto più consenso. Sono l’unico vero strumento per evitare personalismi che portano a inutili contrapposizioni”.

In platea gli esponenti politici a lui vicini e i numerosi amministratori del Salento che hanno sostenuto la causa della lista "Oltre con Fitto". Tra i primi i deputati Roberto Marti e Rocco Palese, tra i secondi il sindaco di Lecce, Paolo Perrone, gli assessori  Gaetano Messuti, Attilio Monosi, Andrea Guido, Alessandro Delli Noci, Severo Martini. A introdurre l'incontro ci ha pensato il presidente della Provincia, Antonio Gabellone. In prima fila, tra gli altri, Saverio Congedo, primo degli eletti nella lista “Oltre con Fitto”, Mino Frasca, Simona Manca e molti altri ancora tra cui Vincenzo Barba e il nipote Antonio, ex consigliere regionale. 

fitto_oltre2-2Un aspetto sul quale Fitto è apparso determinato a segnare una differenza rispetto al recente passato non è solo quello programmatico, con una posizione più critica e alternativa nei confronti del governo di Matteo Renzi, ma anche quello organizzativo. E, al proposito, l’incontro di oggi è stato annunciato anche come un primo passo verso una nuova forma di rappresentanza politica che sarà strutturata dopo il periodo estivo: "Il modello che abbiamo avuto in questi anni è superato", ha tagliato corto Fitto, riferendosi alla leadership di Forza Italia e ai criteri usati per la composizione delle liste.

“Vogliamo aprire - un grande dibattito per condividere le modalità di organizzazione, sia quella fisica che quella di tipo più moderna che si esprime attraverso la rete. Alcune innovazioni non possono essere ignorate: quindi dobbiamo essere radicati sul territorio ma al tempo stesso favorire la partecipazione di chi non è interessato quotidianamente alla vita politica, ma può riavvicinarsi se saremo in grado di mettere in campo soluzioni che vadano nella direzione delle aspettative di questi cittadini. Il dato dell’affluenza alle urne delle ultime elezioni è un campanello d’allarme che ci obbliga alla riflessione”.

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