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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

“Giù le mani dal diritto all’abitare”. Flash mob in ateneo contro la Service tax

Gli universitari di Link - Udu ed il sindacato Sunia denunciano "effetti sociali devastanti" e chiedono all'amministrazione di Lecce di coinvolgerli nella definizione degli importi della nuova tassa che ora grava anche sugli inquilini

LECCE – Un ‘no’ secco quello degli universitari agli “effetti devastanti” dell’entrata in vigore della Service tax: per questo motivo la rete Link-Udu di Lecce ed il sindacato degli inquilini Sunia hanno organizzato per domani, 10 ottobre, un flash mob in ateneo.

In vista della definizione della tassa all’interno della legge di stabilità, attesa per il 15 ottobre, gli studenti si mobilitano per sensibilizzare l’amministrazione comunale di Lecce, chiamata a definire gli importi della nuova tassa, ad una presa di posizione contro gli effetti sociali della Service tax, potenzialmente dannosi per le fasce meno abbienti della popolazione. Gli universitari intendo sollecitare anche l’apertura di un tavolo sul tema con i rappresentanti degli inquilini e degli studenti, per coinvolgere le parti sociali nella definizione di questa tassa, “così che non influisca pesantemente sulle tasche dei tantissimi studenti universitari che prendono in affitto una casa a Lecce”.

“Mentre la scorsa settimana in Senato si è consumata l’ennesima bagarre tra numeri e riposizionamenti, tutt’intorno il mondo è rimasto inalterato ed in particolare immutata è rimasta la condizione di vita di milioni di giovani e giovanissimi impegnati a risolvere i drammi economici e sociali che da anni li attanagliano – si legge in una nota stampa inviata dalla rete Link- . Sono i ragazzi e le ragazze di quella che abbiamo definito ‘generazione sotto assedio”, quella generazione stretta in una morsa asfissiante fatta di precarietà lavorativa ed esistenziale ed espulsione di massa dalle università, violazione del diritto allo studio e del diritto all’abitare”.

Moltissimi studenti, aggiungono loro, vivono in appartamenti “segnati dal tempo e fittati a prezzi esorbitanti”, quasi mai calmierati come prevede la normativa per gli affitti agevolati per studenti, che a breve saranno ulteriormente aumentati dall’approvazione della Service tax: la tassa di nuova introduzione che sposta parte degli oneri relativi ai beni immobili dai padroni agli inquilini. Questo provvedimento potrebbe quindi colpire i moltissimi studenti fuorisede, costringendoli a cedere più facilmente al ricatto del nero in modo da evitare ulteriori costi.

È il caso di ricordare che a Lecce la platea degli interessati è in netta crescita rispetto all’anno scorso, attestandosi a circa 8mila persone alla ricerca di un alloggio, considerato che i posti letto disponibili nelle case dello studente risultano appena 354. “Ciò significa che molto spesso gli studenti devono rivolgersi a locatari privati, rendendo così sempre più fiorente un mercato che ha visto negli ultimi anni un aumento progressivo dei prezzi e dei contratti di affitto in nero”, spiegano gli universitari di Link.

Le mobilitazioni studentesche non si fermano qui: l'11 ottobre è prevista un’altra mobilitazione in piazza “per riprendere tutti quei diritti, peraltro garantiti dalla Costituzione, che questi anni di tagli, riforme aberranti e politiche dissennate hanno provato a strapparci”.

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