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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

Pd, Foresio: "Un Abaterusso candidato conferma di una concezione dinastica"

Il capogruppo al consiglio comunale di Lecce polemizza con la scelta di Emiliano di candidare alle elezioni regionali di maggio Ernesto Abaterusso dopo la rinuncia del figlio, Gabriele, condannato in secondo grado per bancarotta per distrazione

LECCE – Sconcertato per una decisione che rispecchia una concezione dinastica del Pd a livello locale. Paolo Foresio, capogruppo democratico al consiglio comunale di Lecce e probabile candidato per le elezioni di maggio, non usa giri di parole e bolla come “sceneggiata” il giro di valzer che portato al ritiro della candidatura di Gabriele Abaterusso da una parte e subito dopo all’offerta della stessa avanzata al di lui padre, Ernesto, da parte di Michele Emiliano, segretario regionale e candidato alla presidenza della Regione Puglia. La condanna per bancarotta per distrazione confermata in secondo grado, ha infatti suggerito al vice sindaco di Patù, nonché coordinatore della segreteria provinciale, di ritirarsi dalla corsa per le imminenti elezioni.

Foresio, che è un sostenitore di Matteo Renzi dalla prima ora, ridimensiona anche il passo indietro del giovane Abaterusso  “che non merita elogi e ringraziamenti di sorta, perché dovrebbe diventare una prassi normale per tutti coloro che hanno incarichi amministrativi e politici all'interno dei partiti, nel rispetto degli elettori che pretendono e meritano, a buon diritto, di essere rappresentati da persone che non abbiano problemi con la giustizia, fermo restando la presunzione di innocenza fino al terzo grado di giudizio”. 

Il capogruppo a Palazzo Carafa ha dei seri dubbi anche rispetto alle modalità con cui si è arrivati alla soluzione annunciata ieri dallo stesso Emiliano che ha fatto riferimento alla consultazione degli iscritti: “Mi piacerebbe sapere chi sono questi iscritti visto che la maggior parte, me compreso, lo hanno appreso dai giornali. Un copione, insomma, già visto in cui mi preme sottolineare che di rinnovamento non c’è nulla, in perfetta distonia con l'umore dei nostri concittadini e con la richiesta che essi fanno alla politica”. 

“Decisioni come queste – conclude Foresio - prese nelle segrete stanze non fanno altro che allargare il divario che c’è fra il partito e le persone che non stanno esprimendo certo giudizi positivi sulla sceneggiata che sta andando in scena in questi giorni, annullando di fatto tutto il buono che, invece, si sta costruendo a livello nazionale.

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