LECCE - I 51 alloggi di edilizia popolare disponibili nei prossimi tre anni potranno soddisfare solo il 4 per cento delle attuale richieste, considerando che sono circa 1400 gli iscritti in graduatoria.

Alla luce di questa premessa, dunque, la priorità per il gruppo consiliare di Forza Italia è quella affrontare l'emergenza che si teme possa aggravare quando, a partire da lunedì prossimo, il Comune darà via a una serie di sgomberi per occupazioni abusive. "Dove metteremo queste persone?", si è chiesto il consigliere Giuseppe Ripa che ha annunciato, alla presenza del coordinatore provinciale Paride Mazzotta e del collega Vittorio Solero, una serie di iniziative per trovare delle misure contingenti - come la disponibilità di immobili pubblici - che possano alleviare la situazione.

I forzisti non sono stati teneri nei confronti del Partito Democratico, i cui esponenti lunedì hanno incontrato il procuratore presso la Corte d'Appello, Antonio Maruccia, per avere rassicurazioni sull'inchiesta in corso dal 2012 sulla gestione delle case popolari e sulle prossime elezioni amministrative. "Un atto di scorrettezza istituzionale perché i magistrati, cui va la nostra piena fiducia, non hanno bisogno di sollecitazioni". Quello che bisogna fare, per gli esponenti di Forza Italia, è "evitare una guerra tra poveri". 

Già il giorno successivo all'incontro con il procuratore, il deputato dei Conservatori e Riformisti, Rocco Palese, aveva stigmatizzato l'iniziativa del Pd, definendola "una contraddittoria e inopportuna messinscena". Nella vicenda giudiziaria sono coinvolti, perchè iscritti tra gli altri nel registro degli indagati, gli assessori Attilio Monosi e Luca Pasqualini e il consigliere di minoranza Antonio Torricelli: l'inchiesta fu aperta a seguito di un esposto proprio del Pd durante la scorsa campagna elettorale.