rotate-mobile
Martedì, 19 Marzo 2024
Politica

La segretaria sbotta: "Macché Rdc, il lavoro va pagato come da contratto"

Valentina Fragassi, leader di Cgil Lecce, replica a quei ristoratori che hanno indicato nel reddito di cittadinanza la prima causa per la quale le offerte di lavoro sarebbero sistematicamente rifiutate

 LECCE - Non le manda a dire la segretaria generale di Cgil per la provincia di Lecce, Valentina Fragassi: la difficoltà lamentata da ristoratori e gestori di locali pubblici nel reperire manodopera dipende, afferma con forza in un post, nella pretesa di sottopagare un impiego a tempo pieno.

L'esponente sindacale rovescia dunque la prospettiva dopo che i ristoratori avevano manifestato il proprio punto di vista indicando il Reddito di cittadinanza come la principale causa della mancanza di manodopera. Un tema, questo, di cui si dibatte da settimane, precisamente da quando il via libera alla ripartenza post pandemia ha spinto i datori di lavoro e rimettere in modo la macchina organizzativa.

"Per tutti quelli che 'non troviamo camerieri perché vogliono rimanere a casa a prendere gli 800 euro di reddito di cittadinanza'...Pubblico tabelle retributive per smontare questa favola - scrive Fragassi -. Basta guardare a cosa hanno diritto per capire che così non è. Secondo me il problema che è emerso è un altro. È chi con 800 euro pretende di pagare il lavoro a tempo pieno delle persone! E allora no, non credo che troveranno più persone da sfruttare".

L'esempio è quello dell'inquadramento medio (il quinto) del contratto collettivo nazionale per locali pubblici, ristorazione collettiva e commerciale e turismo, che prevede una retribuzione di circa 1.440 euro. Una delle obiezioni che nel dibattito in corso viene fatta agli imprenditori è quella di non ricorrere, come pure dovrebbero, ai Centri per l'impiego (la replica è che funzionerebbero male).

In Evidenza

Potrebbe interessarti

La segretaria sbotta: "Macché Rdc, il lavoro va pagato come da contratto"

LeccePrima è in caricamento