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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Frecciarossa fino a Lecce, Trenitalia: "Perderemmo 1 milione di euro"

L'ad Elia effettua varie stime per ribadire il "no" dell'azienda al prolungamento fino a Lecce. Ma il tentativo di mobilitazione generale continua. Bruni, Zizza, Chiarelli, Marti e Palese chiedono di coinvolgere Brindisi e Taranto, Stefàno titubante sul primo vertice a servizio avviato

LECCE – Trenitalia perderebbe 1 milione di euro prolungando il Frecciarossa fino a Lecce. A sottolinearlo è l’amministratore delegato dell’azienda, Michele Elia, in una nota inoltrata al Sottosegretario ai Trasporti, Umberto Del Basso De Caro, che l’ha girata alla sezione di Lecce di Confindustria, in seguito a varie sollecitazioni. Fra queste, lettere al presidente del Consiglio Matteo Renzi, al Ministro dei Trasporti Graziano Del Rio, alla stessa Trenitalia e a vari altri esponenti istituzionali.

A questa stima di Elia, per motivare il mancato collegamento della coppia di treni ad alta velocità fin giù nel Salento (dal 20 settembre collegherà Milano a Bari), si aggiunge una considerazione. L’ipotesi “richiederebbe l’impegno di un ulteriore convoglio “Frecciarossa” (Etr 500) che – scrive l’ad - dovrebbe essere distolto dal servizio commerciale svolto su altre relazioni profittevoli e sulle quali oggi si sta dispiegando la concorrenza”.

“L’ulteriore ipotesi ventilata – aggiunge l’amministratore delegato - di istituzione di una seconda coppia aggiuntiva di “Frecciarossa” da/per Milano attestata a Lecce evidenzia un impatto negativo sul risultato netto di circa 5,6 milioni di euro l’anno”.

Insomma, sull’argomento, molto dibattuto al momento, l’azienda di trasporti continua a dire “no” su basi di calcoli. In fin dei conti, la visione è questa: si è in regime di “libero mercato e di concorrenza con gli altri operatori attivi in Italia”, vale a dire Ntv sulla rete ad alta velocità, Deutsche Bahn, Sncf e Obb sulla rete convenzionale e “i biglietti per questo servizio – specifica Elia - sono in vendita nei sistemi Trenitalia dallo scorso 25 agosto”. Ebbene: “A oggi sono stati venduti 917 biglietti di cui 250 sulle relazioni da/per Pescara, Foggia e Bari”. Morale: “Il servizio sarà in sostanziale equilibrio nel caso vengano soddisfatte le ipotesi commerciali  previste”.

Trenitalia, a questo punto, fornisce un suo suggerimento: “Unica soluzione possibile per garantire al territorio pugliese ulteriori servizi ferroviari di lunga percorrenza di elevata qualità, è quella di modificare in modo strutturale il perimetro richiesto dal Mit nella gara di prossima pubblicazione, nell’ambito della quale potrebbero essere richiesti ulteriori servizi di qualità, comprese tratte Av, piuttosto che i tradizionali servizi Ic/Icn”.

Ma il Salento non molla la presa e alcuni parlamentari locali scrivono al presidente della Provincia di Lecce, Antonio Gabellone, chiedendo di allargare l’imminente assemblea dei sindaci anche alle province di Brindisi e Taranto, coinvolgendo quindi anche altre amministrazioni, altri parlamentari e forze politiche in genere, e quanti più consiglieri regionali possibili, per programmare insieme una mobilitazione istituzionale.

La delegazione parlamentare firmataria è composta dai senatori Francesco Bruni, Vittorio Zizza e Gianfranco Chiarelli, e dai deputati Roberto Marti e Rocco Palese. Il vertice si terrà venerdì 25 alle 10 nell'aula consiliare di Palazzo dei Celestini. “L'occasione, in attesa del responso dell'incontro che il presidente della Regione, Michele Emiliano, terrà con Trenitalia, sarà utile per redigere un documento programmatico per delineare tempi e modi di una mobilitazione istituzionale a Roma presso la sede centrale di Trenitalia”, dice la delegazione.

Ma intanto, il senatore Dario Stefàno di Sel, chiede che il governo convochi il tavolo tecnico prima del 20 settembre. “Solo in questo modo potrà dimostrare di voler essere realmente al fianco della Regione Puglia e dei pugliesi in questa battaglia di civiltà”. A tale proposito, Stefàno ha inviato una lettera al sottosegretario, Claudio De Vincenti dopo aver appreso della convocazione di un vertice a Bari il prossimo 25 settembre. 

Il senatore ricorda a tale proposito il passaggio con il quale De Vincenti, di recente, “ha sottolineato la necessità di offrire anche al Salento il collegamento con Milano attraverso il treno Frecciarossa, dando rassicurazioni sulla realizzazione del servizio, superando le obiezioni di insostenibilità fornite da Trenitalia”.

Il problema di un tavolo attivato cinque giorni dopo l’inizio del servizio fa temere un lungo slittamento per la risoluzione del problema. “Non vorrei e non vorremmo che l'allungamento dei tempi – conclude -, dovuto all'esito ancora incerto del prossimo vertice e ai successivi incontri ancora da formalizzare, faccia perdere centralità al tema e generi dubbi sulle reali intenzioni del Governo”.

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