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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Frecciarossa tra Lecce e Milano, la "favola" dura sette mesi. Restano le polemiche

Dal 15 gennaio la coppia di treni veloci avrà Bari come capolinea. La domanda è stata inferiore alle attese e Trenitalia rinuncia al prolungamento fino al capoluogo salentino

LECCE - Dopo sette mesi di su e giù, ma solo nel fine settimana e nei festivi, la coppia di Frecciarossa che collegano Milano e Lecce avrà Bari Centrale come capolinea, lasciandosi dietro un prevedibile strascico di polemiche. Dal prossimo fine settimana saranno solo i Frecciabianca a fare la spola, senza scalo, tra il capoluogo lombardo e quello salentino.  

La differenza, in termini di tempo di percorrenza, è di una settantina di minuti, quasi tutti però guadagnati da Bologna in su dove la rete infrastrutturale consente determinate velocità (basta confrontare gli orari sul sito).Da questo punto di vista il ministro dei Trasporti, Graziano Delrio, nella visita a Lecce in novembre, aveva dichiarato che entro la fine del 2017 sarà completato l'aggiornamento tecnologico che consentirà un'andatura media tra i 200 e i 220 chilometri orari anche tra Bologna e Lecce, con un risparmio di almeno sessanta minuti.

Insomma il vero punto della questione è l'infrastruttura e non poteva essere il Frecciarossa la soluzione dei problemi, ma più che altro una "conquista" di status che però, ed evidentemente, confligge con la realtà. In pratica, per Trenitalia, la spesa non vale l'impresa e non a caso, in questi mesi, ci sono stati dei costanti richiami alla realtà: il primo, addirittura nel primo giorno di attività del Frecciarossa, con il presidente della Regione, Michele Emiliano, intento a fare appelli perchè i viaggiatori si servissero di quel convoglio; il secondo proprio dal ministro che dalla prefettura leccese aveva accennato alla logica di mercato come presupposto essenziale del collegamento: segno che dall'azienda non venivano segnali confortanti, nonostante le offerte in promozione siano state pressoché fisse.Resta comunque uno spiraglio per il futuro: nei prossimi mesi la questione potrebbe essere ripresa in considerazione.

In realtà anche la tratta tra Bari e Milano, che è giornaliera, è in discussione e sin dal suo varo: nemmeno in quel caso la risposta degli utenti non è stata, infatti, quella che ci si attendeva. D'altra parte dall'11 dicembre è attivo - in via sperimentale per un anno - anche il collegamento, sempre con una coppia di Frecciarossa, tra Milano e Taranto via Potenza, Salerno, Roma, Firenze e Bologna, con la partecipazione economica delle Regione Basilicata.

La soppressione del prolungamento fino a Brindisi e Lecce ha spinto sul piede di guerra il fondatore del Movimento Regione Salento, Paolo Pagliaro, che è anche dirigente di Forza Italia: "Nel ricordare che il treno Frecciarossa non è l'alta velocità che è ben altra cosa, ancora uno volta il Salento viene schiaffeggiato. Resta confermata la tratta fino a Bari. I nostri politici dove sono? A Roma? Ma sono in vacanza oppure vogliono alzare la voce? Ancora una volta il nostro territorio è trattato come fosse l’ultima ruota del carro. Vergogna nazionale, per questo -conclude- bisogna mettere mano alla cartina geografica: Salento Regione subito”. 

Tra i "politici che sono a Roma" si fa sentire Rocco Palese, deputato dei Conservatori e Riformisti: "Incredibile ed inspiegabile l'improvvisa decisione di eliminare il collegamento ferroviario Frecciarossa Milano-Lecce a partire dal prossimo fine settimana. E dire che solo poche settimane fa Governo e Trenitalia l'avevano confermato nell'orario invernale verificando che c'era e c'é domanda da parte degli utenti. Non abbiamo fatto in tempo ad esultare e a chiederne l'estensione per tutti i giorni della settimana, che arriva la doccia fredda. Si tratta di un inspiegabile e vergognoso vilipendio in danno della popolazione pugliese, e salentina in particolare, al quale il Presidente Emiliano deve reagire con altrettanta veemenza istituzionale. Minacci di sospendere o revocare i contratti di servizio in essere con Trenitalia e alzi la voce anche con il governo".

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