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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

Frigole e i suoi guai. Baglivo propone soluzioni sul problema della darsena

Visita del candidato del M5S nella marina leccese. "Residenti e pescatori disillusi. Errori anche negli interventi sul mercato"

LECCE - “La situazione delle marine leccesi è insostenibile, nonostante siano state avviate nel corso degli anni diverse iniziative per rivalutare quello che dovrebbe essere un tesoro urbano, commerciale e turistico a due passi dalla città. Ma così purtroppo non è”. A parlare è Arturo Baglivo, candidato sindaco a Lecce per il Movimento 5 stelle, che oggi ha fatto visita a Frigole, parlando di abitanti e pescatori ormai disillusi.

“L’ufficio postale chiuso da tempo e i servizi del borgo ridotti all’essenziale. Manca un riferimento comunale al quale i cittadini possano rivolgersi e i vigili si vedono solo per fare multe”, ha rimarcato nel suo intervento, dopo aver ascoltato i residenti. E non solo. Secondo Baglivo, sono stati anche sbagliati gli interventi sul mercato: “La piazza realizzata di recente – dice - risulta poco agevole e non funzionale per il parcheggio dei furgoni e la sistemazione dei banchi, ma ancora più grave è la mancanza dei servizi, il mancato accesso alla corrente elettrica e all’uso dei bagni”.

Per Baglivo si tratta di un“ abbandono totale che durante le piogge non fa altro che peggiorare la situazione, quando si verificano allagamenti nonostante una vasca di raccolta, quando sarebbe stato più semplice un sistema di deflusso delle acque, riutilizzandole vista la cronica carenza di acqua, soprattutto a Frigole. Le difficoltà che incontrano sull’area mercatale spingono i venditori di frutta e verdura, tra l’altro piccoli produttori della zona, a chiedere a gran voce di tornare nella piazzetta del borgo, diventata area a traffico limitato e dalla quale sono stati sfrattati dalla precedente amministrazione”.

Vi è poi il problema del riclassamento degli estimi catastali, che a Frigole sarebbe stato avvertito più che altrove. “Incrementando il valore teorico dei terreni costringe ad esborsi esagerati, a fronte però di una diversa realtà di mercato con terreni soggetti a vincoli dei consorzi di bonifica che di fatto li rendono inedificabili”. Drammatica appare, però, soprattutto la situazione dei pescatori. “Abbiamo assistito all’uscita di un’imbarcazione da un canale completamente insabbiato”, dice il candidato. “Per riuscire ad arrivare al mare i pescatori sono costretti a soluzioni di emergenza, come aiutarsi con dei pali e sforzare allo stremo i motori”.

“Molta della sabbia, ci dicono – aggiunge -, è stata trasportata dal vento nel corso degli anni dal vicino stabilimento sotto sequestro e in stato di abbandono, pericolante e non transennato. Vento che ha creato una duna più alta del livello del muro che delimita l'uscita dalla darsena, continuamente insabbiata. Anche in questo caso i pescatori lamentano interventi tampone che hanno risolto solo temporaneamente il problema. Il molo della darsena, oltretutto, è completamente degradato e cedevole e di conseguenza estremamente pericoloso: lo testimonia un pescatore che ci racconta di aver rischiato di rimanere schiacciato tra la barca e il molo a causa del cedimento”.

Secondo Baglivo, la soluzione per evitare depositi di sabbia e l’ostruzione del canale potrebbe essere quella di rifunzionalizzare i canali esistenti e garantirne la manutenzione ordinaria. “In più – prosegue -, bisognerebbe abbassare il livello della sabbia ripristinando il muro e allungando il braccio del frangiflutti, deviandolo leggermente verso scirocco, così da impedire il movimento sabbioso con i venti da nord. Anche il piccolo bacino, sede della Lega navale e dei diportisti, si trova nelle medesime condizioni ma per le imbarcazioni leggere è più facile mentre i pescherecci hanno grandi difficoltà ad uscire. Una situazione critica e urgente – conclude -che merita interventi definitivi”.

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