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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Fse, Frecciarossa, Maglie-Leuca, ciclovia Aqp: le priorità del governo

Il ministro Graziano Delrio ha incontrato gli amministratori salentini e ha illustrato le prospettive strategiche per il territorio nel settore dei trasporti

LECCE -  "In ogni città trovo sempre una Guerra dei Trent'anni". Con un riferimento storico il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Graziano Delrio, ha definito la situazione di arretratezza diffusa in tutto il territorio nazionale, rispetto alla quale il governo, ha assicurato, ha intenzione di invertire la rotta. Lo ha ha fatto nel corso di un incontro organizzato in prefettura per fare il punto "sulle prospettiva strategiche sui territori".

La priorità è la ferrovia, anche in ambito locale, caratterizzato da ritardi che non sono solo quelli del Mezzogiorno: per l'elettrificazione della rete Fse - ha ricordato l'esponente del governo - sono stati stanziati quasi 150 milioni di euro, condizione essenziale per la realizzazione della metropolitana di superficie. Delrio ha rivendicato la scelta del commissariamento dell'azienda, ha parlato di una gestione finalmente trasparente e lineare e ha annunciato l'arrivo di 70 milioni di euro per il risanamento (dopo il via libera dell'Antitrust) e dunque per un "potenziamento reale". 

Il ministro ha lodato lo sviluppo degli aeroporti pugliesi, auspicando il raggiungimento a breve dell'obiettivo dei 10 milioni di passaggeri, ha parlato dell'alta velocità tra Bari e Napoli come di un fattore essenziale per tutta la Puglia e sulla questione della frequenza del Frecciarossa ha esortato gli amministratori presenti a "rafforzare la conquista ottenuta", spiegando che Trenitalia, in quanto azienda che opera sul mercato, ha necessità di avere un riscontro in termini di domanda sul territorio, cosa che evidentemente fino a questo momento non c'è stata nella misura auspicata. Ma, al di là del tipo di treno, dalla fine del 2017 la tratta Bologna-Lecce sarà percorribile risparmiando un'ora di tempo e questo grazie "all'upgrade tecnologico" che troverà compimento entro quella data. Sarà presto reale dunque "un modello tedesco", per il quale in convogli viaggeranno tra i 200 e i 220 chilometri orari. 

Sul capitolo della Ss 275, particolarmente attuale anche per la presenza dei lavoratori del gruppo Palumbo che all'esterno di Palazzo dei Celestini rumoreggiano, Delrio ha tagliato corto chiarendo ancora una volta che la scelta di Anas di azzerare tutta la procedura concorsuale e ripartire da zero è dipesa da indicazioni molto precise dell'Autorità Anticorruzione e della magistratura. Sui tempi necessari per l'avvio dei cantieri, il ministro ha detto di voler aspettare la pronuncia dei giudici amministrativi sulla richiesta di sospensiva del provvedimento di revoca adottato da Anas che è stata avanzata proprio dal raggruppamento Mataresse-Coedisal (Palumbo). L'intenzione di Anas e del governo, ha precisato, è quella di procedere "con molta rapidità".

Prima di lasciare la prefettura per dirigersi all'Hotel President dove era in programma un appuntamento referendario, Delrio ha ascoltato gli interventi dei sindaci di Gallipoli e Lecce, Stefano Minerva e Paolo Perrone. Il primo gli ha chiesto di sostenere gli investimenti per la portualità salentina in chiave turistica, il secondo ha paventato il timore che si ripeta, per la programmazione 2014-2020, il ritardo di quella precedente nella quale si è arrivati sulle soglie della rendicontazione avendo speso poco o nulla delle somme disponibili. Da questo punto di vista, ha assicurato Delrio, c'è tutta la sua disponibilità a tornare in Puglia dopo il 4 dicembre per concordare con Regione e Comune gli step necessari.

Graziano Delrio a Lecce - Luca Capoccia Photo

Un'ultimo passaggio Delrio lo ha voluto dedicare al finanziamento della ciclovia dell'Aquedotto Pugliese, un percorso di circa 200 chilometri che potrebbe portare nel Salento una fetta di turismo molto attiva in altri luoghi d'Europa: "Solo in Germania ci sono 6 milioni di cicloturisti, che in Italia si fermano sul Garda o al massimo sulla costa veneta e romagnola".

Il ministro, accompagnato da Teresa Bellanova, vice ministro allo Sviluppo Economico, ha quindi lasciato Palazzo dei Celestini dall'uscita di via Umberto I, mentre i lavoratori continuavano a presidiare via XXV luglio. 

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