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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

Gabellone: "Ecco la mia squadra, ma tengo l'Ambiente"

Resi noti stamani i nomi della giunta e comunicate le deleghe: prima novità è la delega all'Ambiente, che Gabellone tiene per sé. Molte conferme, con sorpresa in Azzurro Popolare. Fuori Udeur e Pps

LECCE - Il parto della giunta Gabellone c'è stato. Lungo, difficile, controverso e con qualche coda polemica, ma alla fine la meta è stata raggiunta. E così il presidente della provincia di Lecce, in una conferenza conclusasi da poco, ha comunicato i dodici nomi che comporranno la sua squadra di governo, con le rispettive deleghe loro assegnate. C'è già un prima importantissima novità: Gabellone tiene per sé la delega sull'Ambiente, con una mossa a sorpresa, ma con la chiara intenzione, dunque, di assumersi in prima persona la responsabilità delle scelte e delle soluzioni alla complessa questione di gestione di un settore, che tra rifiuti e attenzione al paesaggio denota una grande complessità. Insieme alla delega all'ambiente, Gabellone avoca a sé quella della comunicazione istituzionale, l'avvocatura, il controllo ambientale e rifiuti, la Polizia Provinciale. Alcune delle dichiarazioni che il presidente della provincia ha rilasciato sono contenute nel video registrato dalla redazione.

Ecco di seguito tutti gli uomini (questa volta senza il "quasi") del presidente: la vice di Gabellone, come ampiamente previsto nei giorni scorsi, sarà Simona Manca, coordinatrice provinciale dei circoli "La Città", che incassa anche la carica di assessore alla Cultura, ai musei, biblioteche e mediateca provinciale; Silvano Macculi ottiene le deleghe ai Servizi finanziari, controlli interni, programmazione economica, sistemi informatici e Innovazione tecnologica, politiche comunitarie, società partecipate; Pasquale Gaetani, in quota ex An, riceve la delega di Gestione e valorizzazione del patrimonio; secondo nome in rosa Marcella Rucco, che riceve la Pubblica Istruzione, le Politiche educative e i Rapporti con l'Università; Pierluigi Pando diventa assessore ai Rapporti istituzionali, agli Affari generali e all'organizzazione del personale; Filomena D'Antini Solero, che completa il tris rosa, riceve le Politiche Sociali e le Pari Opportunità; Francesco Pacella riceve Turismo e Marketing territoriale, Agricoltura e risorse del mare; Ernesto Toma, fittiano doc, è assessore alla Formazione professionale e alle politiche del Lavoro; Pompilio Massimo Como, in quota Puglia prima di tutto, ottiene Gare, appalti ed espropri, strade ed edilizia scolastica, Sport ed impianti sportivi; Luigi Ciccarese, che rappresenta in giunta "Progetto Provincia", i Trasporti e Mobilità, politiche giovanili; Giovanni Ippazio Stefano riceve le deleghe su Gestione territoriale e politiche dell'energia; Salvatore Perrone di Azzurro Popolare le Attività produttive e le attività venatorie.

Qualche novità, nella composizione della giunta si riscontra immediatamente: fuori dall'esecutivo le componenti politiche dell'Udeur e del Patto per il Salento, mentre la battaglia interna ad Azzurro Popolare tra Stefano Minutello e Salvatore Polimeno è stata vinta dal terzo incomodo Salvatore Perrone, vera sorpresa dell'ultima ora. Bisognerà comprendere cosa accadrà ora ai cosiddetti "nanetti", ossia ai piccoli partiti della coalizione di centrodestra, che avevano annunciato nelle ultime ore che, qualora fossero stati esclusi dalla squadra di governo e non fosse stato loro riconosciuto un ruolo importante nel risultato elettorale, non avrebbero scartato l'ipotesi di un semplice appoggio esterno alla maggioranza di Gabellone. Si vedrà.

Le reazioni politiche nel centrodestra

Ed iniziano a giungere i primi commenti politici alla nuova giunta Gabellone. Cosimo Gallo, coordinatore provinciale del Pdl ritiene la squadra del presidente "composta da donne e uomini preparati, pronti a portare la provincia di Lecce fuori dall'immobilismo": "Una squadra forte, nuova, preparata - afferma Gallo - la migliore sintesi tra personalità e professionalità capaci di realizzare il programma di Governo, espressione del consenso popolare e rappresentanza territoriale. Non possiamo che esprimere un plauso al Presidente della Provincia di Lecce, Antonio Gabellone, per la scelta dei suoi assessori e per le modalità di confronto e dialogo con cui sono state concluse le trattative con i partiti e i movimenti della maggioranza. La professionalità e l'esperienza dei componenti del nuovo esecutivo è una ventata di rinnovamento dopo anni di immobilismo; la presenza qualificata di tre donne con deleghe importanti, fa piazza pulita delle analisi strumentali dei nostri avversari politici che a Lecce criticano noi mentre a Taranto fanno una Giunta senza neanche una donna e a Bari litigano perché non riescono a garantire la presenza femminile nell'esecutivo cittadino. La squadra di Gabellone darà prova sin da subito di essere concreta e rispettosa degli impegni programmatici assunti con gli elettori".

Sulla stessa linea d'onda, Saverio Congedo vice coordinatore provinciale del Pdl, che dichiara: "Non posso non esprimere grande soddisfazione per la definizione della Giunta di Centro-destra che, con la guida saggia e competente di Antonio Gabellone, si appresta ad aprire una nuova pagina della storia della Provincia di Lecce, nel segno della cultura della valorizzazione, della concretezza e dello sviluppo. Una Giunta forte e qualificata che è la degna risposta alla fiducia accordataci, pur nelle ben note difficoltà e anomalie della situazione politica locale, dal popolo salentino, e nella quale non posso non salutare con particolare gioia una rilevantissima ed autorevole presenza della Destra, che si consoliderà ulteriormente nei prossimi giorni con altri prestigiosi ruoli. Sono certo che questa compagine sarà in grado di imprimere all'amministrazione Provinciale quella velocizzazione del passo e quel salto di qualità che ne faranno uno strumento trainante della crescita di questa nostra meravigliosa e gloriosa Terra salentina".

Il sottosegretario agli Interni, Alfredo Mantovano formula gli auguri "di ottimo lavoro al presidente della Provincia di Lecce, Antonio Gabellone, e ai componenti della nuova Giunta, formata da professionalità a cui sono state assegnate deleghe coerenti con i rispettivi percorsi".

"Dalla composizione - afferma Mantovano - del primo governo di centrodestra della Provincia di Lecce, all'interno del quale trovano rappresentanza tutte le componenti della coalizione, a testimonianza dell'apprezzabile lavoro di sintesi effettuato dal presidente, è agevole prevedere concretezza nell'affrontare i problemi del territorio".

Il Vice coordinatore regionale Pdl, Ugo Lisi, puntualizza come la "politica vecchio stampo lasci spazio a una storia nuova", come nel caso della giunta provinciale di Antonio Gabellone: "Una squadra - spiega Lisi - costituita da persone serie, di grande equilibrio umano e politico e con competenze amministrative già ampiamente dimostrate. È di esempio la presenza in giunta di alcuni ex sindaci e di alcuni ex amministratori comunali. Poi vengono i criteri di scelta, criteri di territorialità e di professionalità degli assessori che a mio parere si sono rivelati preponderanti rispetto ai criteri di suddivisione partitica e di assegnazione numerica, e questo è certamente un segno positivo e un segnale incoraggiante per il futuro del Salento".

"La giunta provinciale - prosegue Lisi - si mostra giovane e dinamica come giovane e dinamico è il profilo dei singoli assessori che senza dubbio sapranno aiutare il presidente Gabellone nel difficile governo del territorio. Oggi, ad un mese esatto dalle consultazioni elettorali, si forma una squadra di governo audace e responsabile che smentisce di fatto tutte quelle cassandre che volevano in crisi di valutazione il Pdl e il centrodestra, perché la nostra compagine politica non è annegata tra Scilla e Cariddi, come molti presagivano, ma naviga invece a gonfie vele. Mi preme sottolineare, soprattutto, che da questa compagine di governo la componente di Alleanza Nazionale non ne esce mortificata, come veniva pronosticato alla vigilia, bensì esaltata e rappresentata in ogni sua anima. Per il centrosinistra Antonio Gabellone pareva destinato a soccombere già in campagna elettorale ma ci pare che la storia stia raccontando cose un po' diverse dai soliti libri già scritti da certa politica di vecchio stampo. E questo è un bene per il Salento e per i salentini tutti".

Aldo Aloisi, presidente del movimento Azzurro Popolare, esprime soddisfazione e anch'egli rivolge gli auguri di buon lavoro alla nuova giunta provinciale: "A poche ore dalla formazione della nuova giunta - dichiara il neo-consigliere regionale - formulo i migliori auguri di buon lavoro alla nuova squadra, convinto che i talenti in campo sapranno dar lustro nei prossimi cinque anni alla nostra terra. Ringrazio, inoltre, il presidente Gabellone per l'attenzione rivolta al gruppo di Ap ed ai salentini che hanno scommesso sul nostro ambizioso progetto. Il neo-assessore Salvatore Perrone saprà rappresentarli egregiamente nel suo ruolo di titolare delle attività produttive e venatorie, da protagonista nella giovane cabina di regia del governo provinciale. Nei suoi sforzi sarà coadiuvato dall'apporto fattivo dei consiglieri Stefano Minutello e Salvatore Polimeno cui vanno il mio vivo apprezzamento per il successo elettorale e il mio ringraziamento per l'impegno che metteranno nel portare valori, sfide e progetti trai banchi del consiglio provinciale leccese".
Soddisfatto anche il consigliere regionale Gino Caroppo che sottolinea l'"importante apporto numerico (con due assessori) ma anche sostanziale, de La Puglia Prima di Tutto": "Si tratta - precisa - di due Sindaci che porteranno la loro esperienza amministrativa e politica al servizio della Provincia di Lecce per colmare il gap di quindici anni di inefficienze amministrative della sinistra in tutti i settori, primi tra tutti rifiuti e turismo. Il nostro movimento, nel solco del buongoverno che il nostro leader Raffaele Fitto pratica a livello nazionale, garantisce ai cittadini leccesi e al Presidente Gabellone che saprà contribuire alla rinascita del territorio del Salento".

Anche Salento Libero Regione porge i suoi auguri al nuovo esecutivo, che, secondo il portavoce Francesco Palese, "rispetta in maniera equilibrata il criterio della territorialità, e proprio dal territorio, a da tutte le problematiche ad esso connesse, che bisogna ripartire per cercare in tempi ragionevoli di dare le risposte che i cittadini si aspettano dal nuovo corso politico. Salento Libero Regione seguirà, con senso critico, l'operato del governo della provincia e non mancheranno le nostre proposte. Vorremmo ad esempio come abbiamo sempre detto in campagna elettorale, che si affrontasse come una vera e propria emergenza (al pari di quella ambientale) l'emigrazione continua e sempre più preoccupante dei nostri giovani verso il resto del Paese, come tristemente ricordato dal recente rapporto Svimez. Si potrebbe su questo tema avviare un confronto in una sede ad hoc tra tutte le forze produttive del Salento e le Istituzioni locali e non, per studiare e applicare una serie di misure valide ad arginare questa vera piaga sociale. Servono dei forti incentivi insomma per cercare di trattenere la prima e più grande risorsa della nostra terra, la nostra gioventù. Su questo tema e su molti altri ancora saremo lieti di dare il nostro contributo al governo provinciale, anche in vista delle prossime, delicate e impegnative sfide elettorali che ci attendono".

Dà i voti alla giunta, l'assessore al comune di Lecce, Massimo Alfarano, che assegna un "dieci e lode" all'esecutivo di Gabellone, riconoscendo le doti amministrative e umane dei suoi componenti: "Adesso, finalmente - afferma -, dopo anni di attesa, è arrivato il momento di sederci tutti intorno ad un tavolo e programmare il futuro del turismo e dello sport del capoluogo in seno alle prospettive di crescita e di sviluppo di tutto il territorio. Sono certo che da questo momento si aprirà una stagione di collaborazione sinottica e sinergica tra la città di Lecce e l'esecutivo di governo provinciale, soprattutto per quel che riguarda il comparto turistico. Veniamo da 15 anni di governo di Palazzo dei Celestini da parte del centrosinistra nel quale troppo spesso Lecce è stata volontariamente trascurata e penalizzata. Le politiche di coordinamento turistico e di promozione del territorio hanno talvolta ignorato la città di Lecce quasi fosse un elemento estraneo o un ostacolo alla crescita del Salento. Noi invece pensiamo che il capoluogo possa e debba fungere da traino per un sempre maggiore sviluppo delle politiche turistiche non solo di Lecce, ma dell'intero Salento e, da oggi, ho la certezza che con Antonio Gabellone tutto ciò si potrà realizzare".

Le critiche del centrosinistra

Le prime critiche alla nuova squadra provinciale arrivano da Antonio Rotundo, capogruppo di opposizione al comune di Lecce, che parla di "grave errore politico", sottolineando "la sottovalutazione che ha avuto Gabellone nella formazione della Giunta della città di Lecce": "Lecce è il capoluogo della provincia - spiega Rotundo - e meritava pertanto ben altra considerazione ed una centralità nella formazione della giunta che non ha avuto. Spiace dover prendere atto che a differenza del centrosinistra che ha sempre valorizzato la nostra città, con l'avvio dell'esperienza di governo del centrodestra Lecce sia stata così pesantemente penalizzata e declassata. In questo modo Lecce è destinata a non avere alcun peso nelle scelte di Palazzo Adorno. Se, come risulta dalle notizie di stampa, Gabellone ha concordato con Fitto le scelte compiute, c'è la prova provata che il Ministro continua a considerare la nostra città solo terra di conquista, utile solo per prendere voti, per poi relegarla ad un ruolo marginale.

L'ex rivale alla competizione provinciale, Loredana Capone, nell'augurare buon lavoro a Gabellone e alla sua squadra di governo, non risparmia qualche critica all'esecutivo sottolineando come "la giunta a dodici rappresenta la prima prova conclamata dell'incapacità di mantenere le promesse fatte agli elettori": "Nonostante le frasi ad effetto della campagna elettorale che annunciavano il taglio delle spese per evitare sprechi superflui - ricorda Loredana Capone - ecco il Presidente dare invece l'ok ad una squadra che, nei numeri, risulta oltremodo lontana dalle indicazioni che giungono dal governo nazionale, a cui lui stesso e lo stesso Ministro Raffaele Fitto fanno riferimento. Una squadra dove le quote rosa hanno rappresentato un problema da superare anziché un valore aggiunto. Aveva assicurato un numero anche superiore rispetto quello previsto dallo Statuto. Bugia! Con difficoltà è stata garantita la presenza delle donne, nonostante, ne sono convinta, ci siano tante donne nel centrodestra competenti. Perché non osare di più quindi? Avrebbe potuto fare economia, risparmiando in 5 anni quasi un milione di euro".

Continua Loredana Capone: "Mentre sul tavolo del Consiglio dei Ministri, il 15 Luglio scorso, è stato preso in esame il disegno di legge che detta nuove disposizioni riguardo la semplificazione delle autonomie locali, Gabellone stretto dalle aspirazioni e rivendicazioni dei partiti della sua coalizione, va oltre. La questione ha un peso politico non indifferente: perché mettere più di quanto prevede lo stato? Per una provincia, come la nostra, con più di 700.000 abitanti, spetterebbe una giunta addirittura non superiore a 6. Perché allora la Provincia di Lecce non vuole essere in sintonia con questa azione del governo Berlusconi, perché puntare ancora su dodici assessori se lo stesso Premier traccia la strada da seguire? Non bastavano otto assessori? L'accorpamento delle deleghe poteva garantire più efficienza ed efficacia, oltre che una sostanziale riduzione dei costi. I numeri parlano chiaro secondo il decreto del Ministero dell'Interno n. 119 del 4 Aprile 2000. Mentre una giunta ad 8 peserebbe al mese circa 38.263,29 euro, quella a dodici 54.054. In 5 anni di mandato, Gabellone si prepara a spendere 3.243.263,4 euro quando invece con una giunta a 8 avrebbe sostenuto una spesa di 2.295.797,4, potendo risparmiare la bellezza di 947.472 euro. Risorse che potevano essere utilizzate in settori nevralgici e centrali per lo sviluppo del territorio come il turismo, infrastrutture, trasporti. Altro che immobilismo della passata amministrazione. Auguro al neonato governo Gabellone buon lavoro, anche se avrà molto da recuperare per i ritardi maturati fin qui per la totale inattività politica di una giunta nata tra le difficoltà".

"Ci eravamo convinti che dopo un mese di riflessioni, attese e consultazioni il presidente della Provincia ci avrebbe presentato chissà quali novità sensazionali, invece il tempo oltremodo comodo che Gabellone ha impiegato per formare la sua Giunta Provinciale è servito appena per il minimo sindacale", commenta a sua volta il capogruppo consigliare del Pd, Cosimo Duante. "Niente artifici speciali, ma tutto come previsto e già ampiamente anticipato dai giornali. Gli unici spunti di riflessione riguardano l'eccessiva frantumazione delle deleghe assessorili con competenze amministrative frazionate tra vari assessorati che rischiano di annullare il buon lavoro svolto negli ultimi anni con accorpamenti di deleghe, a mio avviso quantomai opportuni e intelligenti, predisposti dalla passata amministrazione".

"E invece - prosegue - assistiamo oggi a un'incomprensibile divaricazione di rami amministrativi che perdono, dunque, la loro coerenza. L'atro dato che balza ai nostri attenti occhi è l'assenza di un Assessorato ad hoc all'Ambiente che, invece, il Presidente tiene per sé, non confermando, anzi smentendo, alcune sue proposizioni in campagna elettorale. Ci chiediamo il perché di questa singolare sterzata su un fronte di così urgente risoluzione. Tuttavia ad Antonio Gabellone e alla sua Giunta Provinciale formuliamo i migliori auguri di buon lavoro, auspicando fattiva dedizione ai capitoli relativi alla crescita e allo sviluppo socioeconomico del Salento, così come abbiamo fatto noi negli anni appena trascorsi grazie al laboratorio politico della precedente amministrazione provinciale. A Gabellone assicuriamo un'opposizione certa, seria, coerente, onesta, ragionevole e ferrea. Un'opposizione politica propositiva soprattutto sui grandi temi e un'attività amministrativa di controllo attenta e responsabile. Quello che ci vuole insomma; quello che ci viene richiesto democraticamente e che dimostreremo di saper fare. Perché una classe dirigente - conclude Durante - è tale anche quando perde le elezioni".

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