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Gallipoli, niente ballottaggio. Minerva vola, onore delle armi per Fasano

Le prime proiezioni e poi i dati consolidati nella notte confermano l’ipotesi della vigilia. Il sindaco uscente con le sue 12 liste, al 67,1 per cento supera il leader di Gallipoli Futura staccato di 38 punti. Più defilato Murra con la lista di Fratelli d’Italia al 3,63 per cento

GALLIPOLI - I dati ufficiali tardano ad arrivare, ma l’orientamento è pressoché definito già da metà pomeriggio. Sovvertendo anche le previsioni della vigilia non ci sarà ballottaggio in terra gallipolina. Vola la coalizione unita e trasversale guidata dal sindaco uscente Stefano Minerva che stacca tutti e si assicura, quasi a mani basse, la riconferma alla guida della città bella.  

A poco più di un quarto delle sezioni scrutinate ufficiosamente dai comitati elettorali, per il già presidente della Provincia ed esponente Dem, sorretto da dodici liste (Agire Insieme con Minerva, Cantiere 73014, Democratici con Minerva, Crescere Insieme, Grande Gallipoli, La Forza del Cuore, La Puglia in Più, Movimento 5 Stelle, Noi Giovani con Minerva, Popolari per Gallipoli, E' Giunta l'ora, Fratelli di Scoglio), si parlava già di un margine considerevole di almeno il 68,3 per cento dei consensi.

Il dato, consolidato nella notte, ha confermato il tutto: Minerva viene riletto sindaco di Gallipoli con 8.622 preferenze pari al 67,19 per cento dei consensi.  

Staccato con quasi 38 punti percentuali di differenza il candidato sindaco della coalizione civica di Gallipoli Futura, Flavio Fasano, che con le sue cinque liste al seguito (Fontana, Grattacielo, Castello, Torre e Faro) si attesta, sempre a scrutinio ormai completato, sul 29,18 per cento, con 3.744 preferenze, e non riesce a trascinare il primo cittadino uscente nemmeno verso la nuova sfida a due per il 17 e 18 ottobre prossimi.

C'è voluto tempo e attesa per cristallizzare i dati certi e definitivi. Ma la linea di demarcazione è stata tracciata quasi subito. Non si è ripetuta, come nel 2016, la prospettiva di una sfida a due nel turno di ballottaggio. Cinque anni addietro però in vantaggio partiva Fasano dopo l’exploit al primo turno, salvo poi cedere la vittoria per una manciata di voti di scarto a Minerva.     

Resta defilato l’unico candidato del centrodestra tradizionale, Luca Murra, con la sua lista di Fratelli d’Italia con una percentuale del 3,63 per cento e 466 voti complessivi. La grande corsa per la conquista di Palazzo Balsamo dunque è partita ed è ormai definita. Si aprono le porte al Minerva bis. Non ci sarà ulteriore supplemento di campagna elettorale per altri quindici giorni. Il responso, riconosciuto anche da Fasano con una nota diffusa nel primo pomeriggio, consegna la guida della città alla coalizone del giovane sindaco uscente. 

In fervida attesa anche l’esercito dei 287 candidati alla carica di consigliere comunale (leggi qui i dati delle preferenze), anche se i posti a disposizione nell’aula “Mazzarella” di Palazzo Balsamo sono solo sedici oltre al primo cittadino. Confermato intanto il dato ufficiale, ad urne chiuse alle 15, pressoché identico a quello di cinque anni addietro sull’affluenza che ha segnato un impercettibile 0,04 per cento in più rispetto al primo turno del 2016. Erano 20.133 i gallipolini chiamati alle urne. I votanti che si sono presentati nei seggi sono stati 13.111 pari al 65,12 per cento. I voti validi sono stati 12.832, mentre le schede bianche sono state 48 e quelle nulle 231.  

Prende forma il nuovo Consiglio 

Può gioire il sindaco Stefano Minerva per il risultato che con oltre il 67 per cento dei consensi lo proietta verso il secondo mandato amministrativo, con il premio di maggioranza che dovrebbe attestare dodici seggi complessivi, ma anche per un altro ordine di motivi. A fare da traino sono state essenzialmente le sue liste di riferimento, prima tra tutte quella dei “Giovani con  Minerva”, prima civica con più attestazioni della città che si assesta al 10,84 per cento e con 1.346 voti complessivi. E secondo i primi calcoli con due seggi conquistati (Gianpaolo Abate, 236 voti e Davide Boellis 232).

Tra le dodici liste a sostegno della ricandidatura di Minerva, balza in avanti anche “Agire Insieme con Minerva” con 1.149 preferenze pari al 9,26 per cento pronta a far rientrare in nell’assise comunale il presidente del consiglio uscente Rosario Solidoro (302 voti) e il consigliere Mino Nazaro (282 voti). Terza forza cittadina i Popolari per Gallipoli con 1.032 preferenze complessive, pari all’8,31 per cento  e un seggio per Silvio Cataldi (340 voti).

Il consigliere più suffragato è il già consigliere comunale Giancarlo Padovano con 408 voti della lista civica La Forza del Cuore, quarta forza cittadina che ha incamerato 1.014 preferenze, pari all’8,17 per cento. I democratici con 831 preferenze, pari al 6,69 per cento riconfermano il seggio con Tony Piteo (252 voti). Un seggio  anche per Grande Gallipoli, 811 preferenze, pari al 6,53 per cento con Corrado Venneri (179 voti).

Buona affermazione anche per Ugo Ghiaccio (333 voti) della civica “E’ Giunta L’ora” che incamera 764 preferenze pari al 6,15 per cento. Un seggio a testa anche per le liste Cantiere 73014,  con 681 preferenze pari al 5,49 per cento (Matteo Spada con 260 voti), Crescere Insieme, 571 preferenze pari al 4,60 per cento (Salvatore Guglielmetti 259 voti), e La Puglia In Più, 567 prefernze, pari al 4,57 per cento (Titti Cataldi 151 voti).

Per l’opposizione oltre a Flavio Fasano, candidato sindaco della coalizione di Gallipoli Futura, altri tre seggi per la lista Castello (Antonella Russo, 186 voti), Grattacielo (Antonio Barba, 193 voti) e Fontana (Daniele Benvenga, 97 voti). Secondo i primi riscontri non entrerà in consiglio anche il candidato sindaco di Fratelli D’Italia, Luca Murra e non esprimeranno consiglieri le liste Fratelli di Scoglio e M5S legate a Minerva.  

L’amarezza di Fasano

Appena tastato il polso della situazione sull’andamento incontrovertibile dello scrutinio, il candidato sindaco di Gallipoli Futura ha preso atto e rivolto un’accorata lettera appannaggio dei suoi candidati e della città.

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“Cari amici, vi chiedo scusa se non sono riuscito a convincere i nostri concittadini sulla bontà del nostro programma amministrativo per il governo della città” scrive Fasano, “grazie infinitamente per la fiducia, che mi avete concesso e invito voi, comunque, a non demordere, ed andare avanti esercitando nel prossimo  consiglio comunale, un ruolo di minoranza propositiva. Siete state persone eccezionali che la città non ha saputo accettare fino in fondo, ma sono certo ben presto lo farà”.

“In me resta solo l’amarezza di aver visto quanto il sistema sia invincibile anche nei confronti dei programmi, delle idee,  e della generosa e gratuita disponibilità di tante persone perbene a lavorare per una città Comunità., il che è davvero sconcertante. Ringrazio chi ha creduto in me  e nei candidati, sostenendoci con affetto. Al sindaco Minerva gli auguri di buon lavoro affinché vada  avanti  in questa sua politica vincente apprezzata e voluta dai cittadini”.               

    

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