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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Gasdotto, i deputati attesi a Melendugno prima del voto alla Camera

L'appuntamento è per le 16, nell'aula consiliare del Comune. Invitata dal Comitato No Tap tutta la deputazione salentina. Intanto il segretario del Pd, Piconese, dopo l'assise provinciale di venerdì: "Gabellone è stato contraddittorio"

LECCE – Gli onorevoli sono attesi al varco. Tutta la deputazione salentina a Montecitorio è stata convocata per domani pomeriggio, alle 16, a Melendugno. L’intenzione del Comitato No Tap è quella, infatti, di mettere “spalle al muro” Raffaele Fitto, Rocco Palese, Roberto Marti, del Pdl; Massimo Bray (ministro della Cultura), Teresa Bellanova, Salvatore Capone, del Pd; Diego De Lorenzis, del Movimento 5 Stelle. Presso la Camera dei deputati è oramai imminente il voto sul trattato trilaterale, già approvato in Senato, tra Italia, Grecia e Albania. Si tratta della cornice giuridica nella quale sarà possibile realizzare il gasdotto il cui approdo è previsto, tra mille polemiche, nella marina di Melendugno.

Coloro che si oppongono al progetto – amministrazione di Melendugno e comitato in testa di un plotone di comuni e attivisti sempre più nutrito – sperano di riuscire a convincere i parlamentari della necessità di anteporre gli esiti della consultazione pubblica avviata venerdì e sabato dalla Regione Puglia all’approvazione del trattato e al parere della commissione per la valutazione di impatto ambientale: “In questo ultimo appello prima della ratifica, il cui l’iter parlamentare sta procedendo con una eccessiva ed immotivata fretta, ci auspichiamo una mobilitazione straordinaria e trasversale in difesa dei reali interessi della comunità”. Quanti dei sette onorevoli risponderanno alla chiamata sul territorio?

Intanto, sempre sulla vicenda del gasdotto, ecco il commento del segretario provinciale del Pd, Salvatore Piconese, a quanto accaduto in consiglio provinciale venerdì:  “Gabellone è rinsavito dopo due ore di dibattito sulla Tap, sconfessando in consiglio anche il suo stesso capogruppo, Biagio Ciardo, il quale si è presentato privo di una posizione chiara e nel suo intervento non ha mai dichiarato contrarietà all’approdo di San Foca”.

“Noi durante la discussione – prosegue Piconese - abbiamo ribadito la nostra contrarietà alla Tap, evidenziando che attualmente questo territorio ha già dato col progetto, già autorizzato, del gasdotto di Otranto. Una contrarietà espressa anche nella relazione tecnica della Provincia, discussa oggi. La nostra astensione è scaturita dalla contraddizione politica del presidente Gabellone, che ha presentato un emendamento all’ultimo minuto ad una sua stessa proposta di delibera, dichiarando genericamente una contrarietà ai gasdotti del Salento, qualora questi non siano supportati da una ricerca scientifica”.

“Ciò significa – conclude il segretario che è anche consigliere provinciale - dare la possibilità, paradossalmente, a chiunque di presentare un progetto di gasdotto previa motivazione tecnico scientifica di supporto. E quanti progetti di gasdotti avremo così nel Salento? Sicuramente più dei due attuali. Pertanto consideriamo tale atteggiamento del presidente alquanto bizzarro e privo di qualsiasi ragionevolezza politica nell’affrontare il tema in questione”.

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