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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica Melendugno

Gasdotto, chiesto al ministero il ritiro in autotutela dell’autorizzazione unica

Il Comune di Melendugno ravvisa un contrasto tra la scadenza del maggio 2016 imposta per l’avvio dei cantieri e i vincoli e i divieti esistenti su alcuni terreni colpiti negli anni scorsi da incendi. Informata la procura delle Repubblica di Roma

MELENDUGNO – Dopo la diffida inoltrata dalla Regione Puglia a Tap, il Comune di Melendugno chiede il ritiro in autotutela del decreto di autorizzazione concesso dal ministero dello Sviluppo Economico, informando al contempo la procura della Repubblica di Roma.

Il tema del contendere è duplice: da una parte la mancata comunicazione del progetto esecutivo e l’insistenza del tracciato del gasdotto su particelle di terreno interessate di recente da incendi e dunque sottoposte a vincolo.

La società, dal canto suo, getta acqua sul fuoco rassicurando che i lotti non cambieranno destinazione d’uso e resteranno agricoli dopo la posa del tubo che dovrà portare il gas dal punto di approdo, sulla spiaggia di San Foca, fino al terminale di ricezione in agro di Melendugno.

Tap fa anche sapere che tra Regione e ministero dell’Ambiente non è in corso alcuna “guerriglia” ma “una dialettica interna alla procedura in corso che porterà all’apertura dei cantieri” per come programmato, nella primavera del 2016, con completamento dei lavori nel giugno 2019 e consegna delle prime volumetrie di gas provenienti dai giacimenti azeri nel gennaio del 2020.

Il tema dell’inizio dei lavori è però questione discriminante per l’amministrazione guidata da Marco Potì sulla base del seguente ragionamento: se sui terreni colpiti dalle fiamme – tra il 2007 e il 2011 gli ultimi incendi – esiste un vincolo di destinazione di almeno 15 anni nonché il divieto per dieci anni di realizzare edifici o strutture e infrastrutture finalizzate a insediamenti civili e ad attività produttiva, la scadenza perentoria del maggio 2016, prevista nel decreto unico di autorizzazione, contrasta con i tempi della normativa. Si tratterebbe dunque di un errore che impone il ritiro del provvedimento per evitare ulteriori conseguenze, anche di tipo penale.

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