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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Emiliano guarda Report e decide di andare in procura per il gasdotto Tap

Il governatore pugliese vuol chiedere di essere ascoltato dai magistrati che stanno indagando su una maxi tangente per un ex deputato dell'Udc

BARI – Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia, vuol chiedere alla procura di Milano di essere ascoltato su quanto a sua conoscenza della vicenda dal gasdotto Tap.

La decisione di rivolgersi alla magistratura meneghina che sta indagando su una maxi tangente che sarebbe stata versata all’ex deputato dell’Udc Luca Volontè dal governo dell’Azerbaijan per boicottare in seno al Consiglio d’Europa un rapporto molto severo sulla condizione dei prigionieri politici.

Della storia si è parlato diffusamente nel corso dell’ultima puntata della trasmissione Report, dopo la quale il governatore pugliese pare voler spostare le ragioni della sua opposizione al progetto di gasdotto, fino ad ora limitate al punto di approdo, ad una questione più generale.

“Abbiamo scoperto seguendo il servizio – ha scritto Emiliano in un post - che in quel paese non è garantita la libertà di stampa e non sono garantite le altre libertà fondamentali.  Insomma dopo la puntata di Report su gasdotto Tap la Regione Puglia ha il dovere di accertare se si tratta di un'opera favorita dalla Ue ignorando le violazioni dei diritti dell'uomo in Azerbaijan. Chiederò al Governo italiano di chiarimenti e di supportare la Regione Puglia nell'accertamento della verità”.

Il presidente della Regione chiederà anche ai parlamentari europei di approfondire gli aspetti più inquietanti emersi dall’inchiesta giornalistica: “A che condizioni si può concedere ad un paese che sembra non rispettare le libertà fondamentali, di esportare in Europa il suo gas facendosi finanziare dalla Unione Europea e ricevendo da quest'ultima il privilegio dell'uso esclusivo della struttura? E soprattutto la puntata fa sorgere il dubbio che l'iter autorizzativo dell'opera di competenza dell'UE sia stato influenzato o condizionato dall'attività di lobby che il governo azero pare abbia messo in campo per evitare la condanna da parte del Consiglio d' Europa”.

La visione di Report, ovviamente, non ha lasciato indifferenti nemmeno i componenti del Comitato No Tap che, anzi, non lesinano considerazioni sarcastiche: "In questo lembo di terra le risposte alla popolazione che denuncia le dà un programma Tv non i pm che hanno ricevuto le segnalazioni e le denunce. È anche chiaro che se dall'Azerbaijan, tramite società offshore, sono arrivati 3 Miliardi di dollari, qualcuno deve essere il destinatario di queste "gratificazioni". Il 30 novembre il gip del Tribunale di Lecce si esprimerà sull'opposizione alla richiesta di archiviazione avanzata dalla procura di Lecce su tutte le indagini in corso: non sappiamo come andrà a finire,ma sicuramente tra qualche hanno quando arriverà il Cantone di turno si farà luce su tutte queste stranezze,come sta succedendo per la 275".

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