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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica Via delle Giravolte

Gatta ridotta in fin di vita e gettata via, scoppia la polemica politica

Un episodio vergognoso accende la miccia tra Angelamaria Spagnolo e Alfredo Pagliaro. Probabilmente Titti è stata scaraventata più volte contro un muro. Sarà operata dopo che sarà scongiurato il pericolo di emorragie

LECCE - Una gatta scaraventata più volte contro il muro - così le voci raccolte - per quale colpa non si sa. Titti è ora sotto osservazione presso lo studio di un veterinario privato, presso cui è stata portata da Angelamaria Spagnolo, consigliera comunale del Pd. Mandibola rotta, così come la zampa e il bacino. E' stata trovata in un'aiuola di una piazzetta, zona Giravolte, questa mattina intorno alle 7.30 da alcuni residenti che hanno allertato l'esponente democratica, in prima linea nella difesa degli animali. Su un muro vicino, evidenti tracce di sangue.

La consigliera Spagnolo ha cercato prima di mettersi in contatto con l'assessore al Randagismo, Alfredo Pagliaro, poi con il responsabile del servizio sanitario animale della Asl, Giovanni Tortorella, il quale le avrebbe risposto di non poter intervenire perché il Comune di Lecce non dispone di un gattile e che tutti i soccorsi prestati in passato sono stati effettuati presso il canile sanitario, con tutte le conseguenze che si possono immaginare. Non trovando riscontri istituzionali, ha provveduto quindi a portare l'animale, tramortito, presso la struttura privata di fiducia.

"L’episodio - ammonisce la Spagnolo - serve a segnalare che se un gatto senza padrone ha bisogno di cure, a Lecce, non ha speranza. O la persona che lo raccoglie ha i soldi per pagare di tasca sua un veterinario o l’animale è condannato alla morte. Non c’è un gattile. Non c’è alcun interesse. Non pensate che il fatto sia irrilevante. C’è chi pensa che anche da questo si misura il grado di civiltà di un popolo. E di una amministrazione comunale". La consigliera d'opposizione ha voluto anche ricordare che, nonostante svariate promesse, la zona della città in cui si è verificato il vergognoso maltrattamento - che peraltro sarebbe passibile di una punizione severa -, non dispone di videosorveglianza.

L'assessore Alfredo Pagliaro: "Interventi quotidiani lontano dalla luce dei riflettori. Spero di fare presto un gattile".

Non tarda ad arrivare la presa di posizione dell'assessore al Randagismo del Comune di Lecce, Alfredo Pagliaro, che più volte nel corso della consiliatura si è trovato a discutere animosamente con l'esponente dell'opposizione."Per cio' che riguarda gli interventi che il sottoscritto effettua quotidianamente - scrive in una nota Pagliaro - basta chiamare i vigili urbani per conoscere quante volte gli interventi vengono effettuati e pagati dal sottoscritto. Non ho mai voluto raccontare ai giornali ne' alle televisioni quello che facciamo perche' non amo speculare sulla vita e la morte degli animali in città, cosi' come qualcuno ama fare". 

Solo per citare gli ultimi interventi, l'assessore ricorda quello del 22 marzo, con il ritrovamento in un cassonetto di 5 gattini che sarebbero stati destinati a eutanasia - unica soluzione prospettata dei veterinari in mancanza di un ricovero pubblico - se Pagliaro e i volontari non se ne fossero fatti carico. Poi il soccorso a un gatto ferito, probabilmente con un bastone, e ricoverato a spese dell'esponente di giunta dopo che il servizio veterinario aveva rifiutato l'intervento.
 
Pagliaro fa presente che "da alcuni mesi tante colonie feline sono curate, sterilizzate e nutrite grazie ad un progetto dell'Assessorato al randagismo, oltre 300 gatti. Spero in futuro di potere, dopo il canile obbligatorio per legge, pensare ad un gattile. In modo che il servizio veterinario non possa piu' rifiutare il proprio intervento".

 

 

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