La gestione dei contenitori culturali e il centro storico: equilibri precari
La vocazione turistica della città, la natura composita della sua parte antica: novità su Ztl e cambi di destinazione d'uso per i locali
LECCE - Un’altra questione affrontata in più passaggi nella conferenza stampa di fine anno dalla giunta comunale di Lecce è stata quella della gestione del patrimonio culturale: una città dalla vocazione turistica non può, infatti, accontentarsi di aperture a singhiozzo.
È quanto accade, per esempio, per le Mura Urbiche, rispetto alla quali il vice sindaco, Alessandro Delli Noci ha comunicato il completamento della dotazione tecnologica, per un costo di circa 200mila euro. Il prossimo passo, ha detto, sarà la pubblicazione del bando per la gestione del complesso monumentale che rappresenta, con l'annesso parco, un attrattore turistico importante ancor prima di entrare nel vero e proprio centro storico.
Il sindaco, da parta sua, ha aggiunto che la strada che si sta percorrendo per rendere maggiormente efficiente e fruibile la gestione del patrimonio pubblico leccese passa dal tentativo di arrivare a un biglietto unico per i fruitori e dalla collaborazione tra gruppi di portata almeno nazionale e soggetti locali in tema di governance degli spazi.
Alcune domande si sono concentrate sugli equilibri precari del centro storico, fra la sua funziona tradizionale, cioè residenziale e direzionale, e la spinta degli ultimi decenni alla proliferazione di locali pubblici. Salvemini ha escluso per Lecce il rischio di "gentrificazione" che sta colpendo invece altre città turistiche, proprio perché la presenza di uffici pubblici - Comune, Provincia e prefettura, Tar, Avvocatura dello Stato, scuole, Accademia di Belle Arti - garantirebbe, unita alla presenza di migliaia di residenti, una pluralità di funzioni utile a preservare il centro storico dalla condanna ad una vocazione unica, cioè commerciale e turistica.
Allo stesso tempo il sindaco ha annunciato un atto di indirizzo, di imminente adozione, per sanare quel conflitto che oramai ha registrato anche diverse pronunce del giudice amministrativo (favorevoli ai ricorrenti) rispetto al cambio di destinazione d'uso dei locali nella parte antica della città. Si tratta di una provvedimento di pianificazione, che anticipa i contenuti del Piano Urbanistico Generale, che dovrebbe disinnescare - questo è l'obiettivo del governo cittadino - gli elementi di conflitto e dare riferimenti certi ai commercianti. Un altro provvedimento in vista del traguardo è il nuovo regolamento di accesso alla Ztl, il cui obiettivo è di ridurre ulteriormente il carico veicolare sulla parte antica della città.
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