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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

Reazioni: la città sembra indifferente, poche le prese di posizione

Sulla vicenda che vede al centro il direttore generale dell'Università del Salento, Emilio Miccolis, in pochi escono allo scoperto: reso pubblico un altro stralcio delle registrazioni già agli atti della procura

LECCE – Mentre la maggior parte dei partiti, dei sindacati, delle stesse associazioni studentesche appaiono indifferenti ai venti di tempesta che stanno sferzando l’Università del Salento – di fatto la prima “azienda” di tutta la provincia di Lecce -, si contano sulle dita di una mano le prese di posizione. Una tra queste è quella capogruppo del Partito democratico a Palazzo Carafa, Paolo Foresio, che ha dichiarato: “Ciò che sta progressivamente emergendo intorno alle nomine per assistenti amministrativi rappresenta qualcosa di estremamente grave. Qualora, infatti, le accuse che si muovono fossero confermate ci troveremmo di fronte ad un sistema caratterizzato da una gestione privata fortemente autoreferenziale”.

“Nulla di tutto ciò può essere in alcun modo tollerato – ha aggiunto il consigliere comunale - poiché va ad inficiare il buon nome dell’Università del Salento gettando altresì ombre e discredito su tutto l’ambiente universitario che invece meriterebbe assoluta trasparenza e correttezza nei metodi e nella gestione. Chi è colpevolmente chiamato in causa in questa vicenda dovrebbe avere il buon senso di fare un passo indietro nell’interesse dell’istituzione che rappresenta per ridare un minimo di credibilità ad un sistema che, mai come in questo momento, vive in un profondo stato di sofferenza”.

Più diretto l’affondo di Paride Mazzotta, vice presidente del consiglio comunale e protagonista, di recente e suo malgrado, di un contenzioso con i vertici dell’ateneo che, per la sua elezione a Palazzo Carafa, ne hanno dichiarato l’incompatibilità con il ruolo di membro del senato accademico:

“L'interrogazione parlamentare dell’onorevole Mantovano ha infatti evidenziato solo l'ultimo fenomeno di interventismo perpetrato dai vertici d'ateneo, preceduto purtroppo da episodi analoghi, tanto numerosi quanto incresciosi.  Il senato accademico, da massimo organo rappresentativo - e dunque necessario luogo di confronto tra le più diverse istanze, non solo studentesche - è divenuto aspro terreno di battaglia tra la collegialità pluralista di una facoltà - quella di Giurisprudenza - libera ed aperta, ed il dispotismo dirigenziale, di cui candidature e decadenze ‘pilotate’ sono state segnale inconfondibile”.

Mazzotta, insieme ai colleghi Francesco Battista e Alessio Greco rappresenta l’associazione studentesca Uninsieme: “Noi, attoniti di fronte a questo panorama disarmante, vogliamo ribadire che punto cardine e destinatario di qualsivoglia azione amministrativa deve essere lo studente e la sua formazione, e quindi è necessario far riferimento esclusivamente al merito individuale come discrimine nella selezione del personale”.

“Ci auguriamo – concludono i tre rappresentanti - che si riesca a porre fine a questa situazione ormai divenuta insostenibile, ed auspichiamo che coloro che hanno consentito il perpetrarsi di questi episodi - nonché la permanenza in carica di soggetti tutt'altro che funzionali alla cosa pubblica - si assumano le proprie responsabilità,  nell'attesa di un imminente - quanto necessario - rinnovamento dei mandati”

Salvatore Giannetto, segretario provinciale della Uil interviene oggi dopo la pubblicazione di uno stralcio delle registrazioni che vedono come vittima dei presunti abusi del direttore generale, Emilio Miccolis, il sindacalista Tiziano Margiotta: “Esprimiamo profonda preoccupazione per il clima che caratterizza questa stagione travagliata dell’ateneo del Salento, e guardiamo con interesse alle azioni tese a portare trasparenza, anche attraverso ispezioni ministeriali”.

“A tal proposito esprimiamo apprezzamento per l’iniziativa dell’onorevole Afredo Mantovano, la cui interpellanza, si auspica, approdi ad una ispezione ministeriale che porti alla luce eventuali responsabilità su quanto anche da noi denunciato.  Le battaglie per il rispetto della legalità e dei diritti dei lavoratori, portate avanti dal nostro dirigente sindacale dell’Università, sono battaglie condivise e sostenute dalla Uil a ogni livello. Questo impegno senza cedere alle vessazioni e alle persecuzioni, testimonia che il sindacato ha a cuore solo gli interessi dei lavoratori e non i privilegi personali”.

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