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Violenza sulle donne, riflessioni per dare voce al silenzio

In occasione della giornata contro la violenza sulle donne, numerose iniziative, in vari comuni salentini, faranno da cassa di risonanza all'evento mondiale. La Provincia, intanto, ha presentato un vademecum anti- stalking

LECCE - "L'anima è un registratore, che specie di notte non dà tregua. Ci sono uomini che non sanno aspettare" vaticinava Ivano Fossati in in sua nota canzone. Un pezzo  che sembra tracciare in forma nitida, i contorni di quella che è invece  è una prassi torbida: quella della violenza nei confronti sulle donne. E che non solo  è di natura fisica, ma spesso si traduce in atti persecutori che vanno dal pressing, passando attraverso minacce ed ingiurie.

"Sei mia, sei mio" è l'ossessivo mantra diegli ossessivi aguzzini (ed aguzzine)  che nel 2010, -stando ai dati ottenuti da una ricerca condotta dall'Osservatorio nazionale sullo stalking - hanno molestato, fisicamente e psicologicamente un italiano su cinque. Secondo il rapporto pubblicato dall'Osservatorio, inoltre, il 39 per cento dei crimini commessi fra partner ed ex partner si sarebbe verificano dopo una serie di molestie perpetrate per lunghi archi di tempo.

Renata Fonte Locandina-2A ridosso della giornata mondiale di protesta contro la violenza sulle donne -  che vedrà un tourbillon di eventi dislocati in tutte le città italiane - l'assessore alle Politiche sociali e alle Pari opportunità della Provincia di Lecce, Filomena D'Antini Solero, ha presentato ieri un vademecum dal titolo "Stalking? No grazie!". Una sorta di breviario pronto uso, con tanto di decalogo, per sostenere, gentil sesso in primis, nella lotta agli atti persecutori.

I dati riportati dalla guida, sconcertanti, non esonerano purtroppo da questo genere di epsodi il tacco d'Italia. Secondo i dati rilasciati dalla questura di Lecce e aggiornati al 5 novembre dell'anno in corso, infatti, solo nel 2010, sul territorio leccese, sono stati eseguiti 9 ammonimenti, 2 arresti mentre 20 denunce sono state esposte per stalking. Nel 2011, invece, gli ammonimenti sono saliti a 10, a 7 gli arresti, mentre le denunce hanno raggiunto quota 49. Dati che, se da un lato lasciano una maggiore fiducia del cittadino nei cofronti delle istituzioni e delle forze dell'ordine; dall'altro lasciano fanno intendere come il reato dello stalking sia, di fatto, ormai metabolizzato. Acquisito. Normalizzato. E prende così piede la consueta prassi del del "se ne parla, quindi esiste, pertanto è normale". Il fenomeno.

Frisia Locandina-2Numerose le iniziative che, durante la giornata di oggi, fungeranno da cassa di risonanza dell'urlo collettivo anti-violenza. In concomitanza con il tredicesimo anniversario dell'associazione leccese "Donne insieme-Centro antiviolenza Renata Fonte", il collettivo ha organizzato alcuni momenti di riflessione e incontri pubblici di in-formazione. "Di luce propria. La rinascita di una donna vittima di violenza" sarà il tema di fondo sul quale, fino a domani, saranno scoperchiati vasi di Pandora davanti a chiunque vorrà prenderne parte.

Come nell' incontro formativo dal titolo "Violenza sulle donne e informazione", che affronterà il fenomeno che gli esperti hanno ribattezzato "ri-vittimizzazione". Coloro  che hanno subito alcuni traumi, nel tempo si sono rivolti ai centri specializzati per superare violenze o di atti di stalking. Ma hanno, in più occasioni, espresso la disapprovazione sulla mercificazione delle loro storie da parte della stampa.

A partire dalle 19.00, nell'aula consiliare di Palazzo Bianco a Trepuzzi, sul tema "Non è un paese per donne. Diamo voce al silenzio: letture e immagini contro la violenza di genere". La manifestazione, pensata e organizzata dall'associazione di donne I.D.e.A., circolo Arci insieme all'associazione F.R.I.S.I.A. Uno sforzo collettivo, insomma, per ergere alcuni paletti intorno alle molestie. Per delegittimare la violenza nei confronti delle donne. Ma pure, per neutralizzare, senza ipocrisie, quella che molto spesso colpisce anche gli uomini.

 

 

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