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Giorno della memoria: medaglie per i salentini vittime della furia nazista

Cerimonia in prefettura per le celebrazioni del 27 gennaio. Consegnate le medaglie ai familiari di 6 salentini e le onorificenze al "Merito della Repubblica" a 19 cittadini

LECCE – Proseguono gli appuntamenti legati al “Giorno della memoria” che, come da tradizione, viene celebrato il 27 gennaio per ricordare le vittime dell’Olocausto nazista. A Lecce, oggi, è stata organizzata una intera giornata - promossa dalla prefettura di Lecce, insieme alle istituzioni del territorio, alle associazioni del Comitato per la valorizzazione della cultura della Repubblica e a numerosi istituti scolastici della provincia – per commemorare il ricordo dello sterminio del popolo ebraico e degli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia ed il lavoro coatto.

In apertura della manifestazione, presso la prefettura si è tenuta la cerimonia istituzionale che ha visto la partecipazione del prefetto, Claudio Palomba, del sindaco di Lecce, Paolo Perrone, dell’assessore regionale, Loredana Capone e del presidente della Provincia di Lecce, Antonio Gabellone.

In tono sinceramente commosso, e lontano dalla retorica che pure spesso non manca, i rappresentanti istituzionali hanno voluto ringraziare i presenti, sottolineando il valore della memoria storica per interpretare l’attualità senza perdere l’orientamento. “La nostra coscienza ci porterebbe a rimuovere gli eventi dolorosi per non rivivere il dramma della Shoah, bene invece facciamo a ricordare, a ricordare che l’uomo è capace anche di tanto orrore”, ha commentato il sindaco Perrone.

La storia, tuttavia, sembra insegnare poco o nulla, come ha precisato l’assessore Capone, denunciando come persino oggi, nella “bellissima Europa c’è chi pensa ad alzare muri, invece di costruire una comunità accogliente e rispettosa nei confronti dei migranti”. “Dobbiamo evitare che ciò accada e che si verifichino reazioni di intolleranza a catena capaci di contagiare tutto il mondo – ha aggiunto il presidente Antonio Gabellone -. L’insegnamento della storia serve proprio a questo: a non perdere la strada maestra”.

Anche secondo il prefetto Palomba, la società civile deve continuare a maturare “gli anticorpi” per resistere all’intolleranza che domina anche l’attualità: “La testimonianza delle vittime di quella stagione nefasta della storia dell’umanità può servire ad aiutare i più giovani a diventare adulti consapevoli, perché tra i banchi di scuola cresce la società e la civiltà del futuro”.

Significativa è stata, non a caso, la partecipazione di molti studenti della provincia, in particolare dei ragazzi del liceo “G. Comi” di Tricase che hanno interpretato un reading toccante, dal titolo “Frammenti di una notte”, inframmezzato da momenti musicali a tema. Il prefetto ha poi consegnato le medaglie d’onore conferite ai familiari di sei salentini che hanno vissuto la tragica esperienza della deportazione nazista: Paolo Battista di Tricase; Rocco Ciardo di Gagliano del Capo; Antonio Melileo di Taurisano; Giuseppe Scordella di Taurisano; Vito Perrone di Morciano di Leuca.

Tra questi l’unico dei sopravvissuti, il signor Giuseppe Villani (classe 1924), di Salve, ha potuto ritirare la medaglia personalmente, tradendo la sua commozione nel ricordo dei tempi che furono, sotto il regime di Mussolini e costretto al lavoro coatto nei lager allestiti dai tedeschi.  

Il prefetto ha poi consegnato anche la medaglia di “Vittima del terrorismo” al padre del caporal maggiore scelto, Davide Ricchiuto, deceduto a Kabul, in Afganistan, nel 2009. Nel corso della mattinata sono state consegnate anche le onorificenze al “Merito della Repubblica Italiana” a 19 cittadini salentini che si sono distinti per il contributo dato al nostro Paese: Francesco Accogli, luogotenente della Guardia di Finanza, di Tricase; Marco Ancora, capitano dei carabinieri di Lecce; Alessandro Borgia, maresciallo dei carabinieri di Casarano; Ivan Buia, vice brigadiere dei carabinieri di Maglie; Antonia Maria Casaluci, dipendente della Provincia di Lecce di Aradeo; Franco Ciotoli, sovrintendente capo della polizia di Soleto; Giorgio Corsano, luogotenente dei carabinieri di Matino; Fabio Cosma, maresciallo della Finanza di Porto Cesareo; Giuseppe Danieli, poliziotto di Tuglie; Giuseppe De Iudicibus, poliziotto di Salve.

E ancora: Luca Forte, appuntato dei carabinieri di Tricase; Franco Ingrosso, imprenditore di Lecce; Giuseppa Luceri, casalinga di Parabita; Cosimo Miglietta, dipendente di Trepuzzi; Bruno Pellegrino, docente universitario di Lecce; Antonio Romano, dipendente di Ugento; Mario Spedicato, docente universitario di Carmiano; Pierpaolo Spedicato, ispettore capo della Polizia di Surbo; Arnaldo Stifani, maestro d’arte di Copertino.

La giornata proseguirà poi con altri appuntamenti pomeridiani: dalle 15,00 alle 18,00, gli studenti potranno visitare nel Castello di Carlo V, la mostra "Da Otranto a Santa Maria al Bagno. 2000 anni di presenze ebraiche in provincia di Lecce" realizzata dalla cooperativa Theutra e dall’Archivio di Stato di Lecce, oppure scegliere un percorso guidato nella città alla ricerca delle testimonianze ebraiche o ancora il teatro Apollo da poco inaugurato.

Più tardi si terrà un evento artistico- culturale che avrà luogo nell’auditorium dello Conservatorio Tito Schipa, la partecipazione dell’orchestra giovanile del Conservatorio, dell’orchestra del Liceo G. Stampacchia con gli istituti comprensivi  Apulia e Giovanni Pascoli di Tricase; dell’orchestra del Liceo Palmieri di Lecce; del Liceo Artistico Ciardo- Pellegrino di Lecce; del Liceo Banzi-Bazoli di Lecce; dell’istituto G. Salvemini di Alessano; del istituto 4° Circolo di Lecce.

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