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Giovani democratici, legalità e giustizia nel ricordo di Peppino Impastato

Si è tenuta alle Officine Cantelmo l'iniziativa organizzata da Diego Dantes e dai giovani del Pd di Lecce 'E se Peppino si fosse fermato a 99 passi': "Ribadiamo il nostro impegno a favore della legalità e contro la mafia"

LECCE – Si tenuta ieri presso le Officine Cantelmo l’iniziativa, organizzata da Diego Dantes ed i Giovani Democratici di Lecce, dedicata alla figura di Peppino Impastato, dal titolo “E se Peppino si fosse fermato a 99 passi”.

L’evento giunge a compimento di un percorso intrapreso, oltre un anno fa, dai Giovani Democratici di Lecce per sensibilizzare l’opinione pubblica su un tema ritenuto fortemente importante in una terra come la quella salentina, ossia la cultura della legalità e la lotta alla mafia.

Oggi, infatti, nessuna regione è  immune dal tentativo di infiltrazione e radicamento delle realtà criminali di stampo mafioso.  Con  questa consapevolezza, i Giovani Democratici hanno voluto dare dei segnali significativi di quanto fosse importante non rimanere in silenzio. Per questo, hanno organizzato manifestazioni ed incontri sulla trasparenza degli atti pubblici, sulla legalità e su quanto sia utile spendere il proprio impegno e la propria passione a favore della legalità ed alla lotta contro ogni tipo di mafia.

Di tutto questo hanno parlato Diego Dantes, Giovanni Impastato, fratello di Peppino, e Loredana Capone candidata sindaco di Lecce: “Era il gennaio del 2011 quando decidemmo di protocollare al Comune la richiesta d’intitolazione di una via a Peppino Impastato - dice Diego Dantes - Questo incontro pubblico assume un ruolo importantissimo, un passaggio cruciale per muovere gli animi”.

“Sono piccoli passi – prosegue - da percorrere insieme, nella consapevolezza  dei nostri limiti, ma con la voglia di contribuire sempre meglio a creare una comunità cosciente e responsabile, che sappia affiancarsi al prezioso ed irrinunciabile lavoro delle Autorità  preposte alla repressione del fenomeno mafioso”. “Nello spettacolo indecoroso di corruttori e corrotto – conclude Dantes - esiste una pubblico non corruttibile che reagisce e cammina dritto”.

 

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