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La giunta approva il nuovo Pug. L'assessore Martini: "Uno strumento duttile"

Via libera dall'esecutivo cittadino, ora si apre l'iter in commissione e poi si arriva alla discussione in consiglio comunale per l'adozione

LECCE - Il piano urbanistico generale è stato approvato questa mattina in giunta e ora passa al vaglio delle commissioni consiliari prima di essere discusso in consiglio comunale. Il nuovo Pug è stato presentato il 20 gennaio al Teatro Paisiello ma per la sua definitiva approvazione è previsto un iter amministrativo piuttosto lungo che si dovrà concludere con il via libera della Regione Puglia.

L'assessore all'Urbanistica, Severo Martini, si è detto soddisfatto di aver portato a compimento la fase di propria competenza: "Questo Pug non è un punto di arrivo, ma di partenza perché è uno strumento duttilie, sensibile alle esigenze di una città che cambia e che in particolari periodi dell'anno deve essere in grado di sostenere il carico abitativo di un numero di abitanti superiore a quello ordinario. Vorrei ringraziare l'intero gruppo di lavoro dell'Ufficio di piano, i consulenti scientifici, il professor Mosè Ricci dell'Università di Genova e i professori Pierluigi Portaluri e Giovanni Zurlini dell'Università del Salento, l'architetto Luigi Maniglio, già dirigente dell'Ufficio Urbanistica e l'attuale dirigente architetto Maria Teresa Greco".

Il nuovo Pug è incentrato sul concetto di rigenerazione dell'esistente, pur concedendo qualche spazio a ulteriori cubature. Tutte le ristrutturazioni, i risanamenti o le nuove costruzioni all'interno delle zone già consolidate dovranno fare riferimento al "Protocollo Lecce", uno strumento per la progettazione sostenibile e la compatibilità energetica e ambientale degli edifici. Poi è previsto un dispositivo progettuale che premierà coloro che costruiranno edifici secondo le metodologie tipiche della tradiziona salentina, esaltando così l'idea di una "marca leccese".

Dal punto di vista teorico, i punti qualificanti del documento urbanistico sono diversi. Secondo le intenzioni dell'amministrazione nel centro storico sarà più agevole cambiare la destinazione d'uso degli immobili mentre per le marine l'idea è quella di realizzare una sorta di unico parco costiero attraversato da un corridoio ecologico che corrisponde all'attuale strada litoranea. Per le campagne è previsto il potenziamento delle strutture storiche esistenti, sia di quelle ristrutturate che di quella da ristrutturare e nella zone a cavallo tra la aree tutelate a livello paesaggistico e quelle a carattere produttivo sono state individuate altre nelle quali proporre un modo alternativo di vivere in campagna in risposta alle nuove esigenze dei cittadini, anche dei più giovani, per il recupero delle zone rurali abbandonate.

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