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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

Guerra di trincea in Forza Italia: Fitto resta sull'Aventino, ma non rompe

La giornata politica si era aperta all'insegna della belligeranza con Berlusconi che ha riunito l'Ufficio di presidenza, mentre l'ex ministro ha convocato una conferenza stampa per ribadire la sua linea fondata sulla dura opposizione al governo di Renzi

LECCE - Chi aspettava una rottura è rimasto deluso. Nessuno dei due contendenti, al termine di una giornata che sembrava partita all'insegna della belligeranza, ha forzato la mano. Da una parte Silvio Berlusconi che riunisce l'Ufficio di presidenza di Forza Italia, dall'altra Raffaele Fitto che convoca, per la stessa ora, una conferenza stampa. Un gesto che sa di sfida, ma che tale resta.

L'eurodeputato è tornato a chiedere una radicale opposizione al governo, l'azzeramento dei vertici del partito e la ricostruzione dello stesso secondo un'organizzazione più democratica di quella attuale. Richieste che ovviamente il leader respinge al mittente, trovando l'appoggio di tutto lo stato maggiore di Forza Italia dal quale partono frequenti frecciate all'indirizzo dell'ex ministro originario di Maglie che rischia quindi di finire in una sorta di isolamento politico. Ma Fitto non cede e non rompe il sottile legame che lo unisce al partito. 

Il momento per Forza Italia è delicato, come mai nella sua storia: la Lega di Salvini è prossima al sorpasso per quanto riguarda il gradimento dei potenziali elettori di centrodestra, mentre il premier  sta ribaltando la prospettiva del patto del Nazareno: se prima era interpretato come uno strumento di condizionamento di Berlusconi nei confronti di Renzi, ora - anche per come è maturata l'elezione del presidnete della Repubblica, Sergio Mattarella -, sembra quasi il salvagente che tiene a galla il leader di Forza Italia, altrimenti condannato ad una sorta di oblio.

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